Italiani viaggiatori d'Europa

Furibondo String Trio

Liliana Mosca – violino
Gianni De Rosa – viola
Marcello Scandelli – violoncello

MUSICHE DI CAMBINI, RICCI, GIARDINI, BOCCHERINI

30 settembre, ore 20:30
Brescia, Chiesa di S. Cristo

Intero: 15€
Ridotto: 10€ (riservato agli under30 e agli over65)
Studenti: 5€ (Scuole di ogni ordine e grado)

È possibile acquistare i biglietti un’ora prima del concerto direttamente nel luogo dell’esecuzione.

L’accesso agli eventi sarà consentito fino alla massima capienza dei posti disponibili in sala o nel luogo dell’evento.

Felice Giardini (Torino 1716 – Mosca 1796)
Trio per archi in fa maggiore, op. 96
Andante
Grazioso
Allegro

Francesco Pasquale Ricci (Como 1732 – ivi. 1817)
Trio n. 4 in do maggiore, op. 10
Allegretto gajo
Lento ma non molto
Rondeaux. Allegretto

Luigi Boccherini (Lucca 1743 – Madrid 1805) 
Trio n. 2 in sol maggiore, op. 47  
Andantino
Tempo di minuetto

Luigi Boccherini
Trio n. 3 in si bemolle maggiore, op. 47  
Andante allegretto
Tempo di minuetto

Francesco Pasquale Ricci
Trio n. 6 in si bemolle maggiore, op. 10
Allegretto
Lento affettuoso
Hornpipe

Felice Giardini 
Trio per archi in do maggiore, op. 20
Maestoso
Adagio
Allemande. Presto

Il titolo “Italiani viaggiatori d’Europa” propone un programma con musiche di Felice Giardini, Luigi Boccherini e Francesco Pasquale Ricci. Tutti viaggiarono a lungo nel nostro continente, raccogliendo come virtuosi e compositori successi e riconoscimenti. Dalla Spagna all’Inghilterra, dai Paesi Bassi alla Francia alla Germania fino alla lontana Russia. Ognuno a proprio modo rappresentante del linguaggio e del gusto musicale riconosciuto fino a tutto il Settecento come un linguaggio universale, quello italiano.
Il torinese Felice Giardini (Torino 1716 – Mosca 1796), probabilmente di origini francesi, anche noto con il cognome di Degiardino o Desjardin, dapprima venne inviato dal padre come cantore presso la cappella del Duomo milanese per completare gli studi a Torino con Giovan Battista Somis, già allievo di Corelli e capostipite della scuola violinistica piemontese.
Giardini si esibì nelle principali capitali europee. Berlino, poi Londra, passando per la Francia. A Londra prende le redini e riplasma l’orchestra dell’Opera Italiana presso il King’s Theater. Rimase protagonista della vita musicale di questa città, come esecutore brillante, compositore e anche impresario nel mondo dell’opera fino al 1792. Dopo una permanenza a San Pietroburgo, morì a Mosca in una condizione di estrema povertà.
Compositore prolifico, scrisse musica per tutti i generi in voga nella sua epoca. Nell’ambito della musica strumentale contribuì anche al genere del trio per archi (violino, viola e violoncello), forma nuova per quei tempi. Il Trio n. 4 in do maggiore fa parte di un gruppo di sei lavori dell’op. 20, A Second Set of Six Trios for Vilon Tenor and Violoncello Composed and Dedicated to George Hatton, pubblicati a Londra nel 1778 e ripubblicati a Parigi nel 1782. Qui il cosiddetto stile galante si combina con gli elementi tipici del medio classicismo per esempio J. Ch. Bach o Stamitz.
Anche il lucchese Luigi Boccherini (Lucca 1743 – Madrid 1805) peregrinò per l’Europa. Già a quattrodici anni lo troviamo a Vienna dove si fece notare. Tornato a Lucca fondò con i violinisti Filippo Manfredi, Pietro Nardini e Giuseppe Cambini alla viola, il primo quartetto stabile di cui si abbia notizia.
La sua attività di esecutore e compositore fu principalmente al servizio dell’aristocrazia spagnola, se si esclude una parte importante di commissioni per conto del principe Federico Guglielmo di Prussia. Riuscì a malapena a sopravvivere professionalmente con l’arrivo a Madrid dei francesi e di Luciano Bonaparte. Non trovò più una occupazione stabile. Vittima di tempi incerti, trascorse gli ultimi anni nella miseria più nera.
Si attribuiscono a Boccherini 486 lavori che suscitarono anche l’ammirazione di Haydn e Mozart. Scrisse molta musica da camera di grande originalità di stile, che denota una particolare facilità melodica e una tendenza verso l’effusione lirica. Per la formazione di trio d’archi ha lasciato un’impronta importante come dimostra l’op. 47 del 1793, di cui sono proposti due trii nell’odierno concerto. Accenti e sviluppi inediti vengono colti nella loro dialettica strumentale.
Il meno noto dei nomi proposti è quello di Francesco Pasquale Ricci (Como 1732 – ivi. 1817). Si formò musicalmente nella Milano di Giovanni Battista Sammartini. Ordinato sacerdote, diventò maestro di cappella presso il Duomo della città natale. Fu un didatta celebre nella cerchia aristocratica milanese, nelle case dei Litta e degli Imbonati. Grazie a una speciale dispensa viaggiò a lungo per arricchire le proprie conoscenze nella composizione. Francia, Germania, Austria, Inghilterra. Si stabilì all’Aja, centro dell’editoria musicale. Svolse un importante ruolo di collegamento tra Olanda e Italia, facendo conoscere la musica e la letteratura del nostro paese. Concluse la sua esistenza a Loveno di Menaggio sul lago di Como. Dal suo catalogo viene eseguito il Trio n. 6 in si bemolle maggiore incluso nella raccolta dei Sei trii per violino, viola e basso, op. X, dedicati a Madame la Baronne E. C. De Capellen.

Il Furibondo string trio si costituisce nel 2011 a Milano per iniziativa della violinista Liana Mosca, del violista Gianni de Rosa e del violoncellista Marcello Scandelli. I tre musicisti collaborano abitualmente con ensemble leggendari della musica antica come Il Giardino Armonico e Le Concert des Nations. Affrontano un repertorio che spazia dal Barocco, con strumenti d’epoca, fino al Novecento storico.
Il nome dell’ensemble è ispirato all’aggettivo con il quale Giuseppe Tartini definì lo stile esecutivo del grande violinista Francesco Geminiani.
Dall’esordio il trio si è posto ai vertici dell’interpretazione musicale con la registrazione per Stradivarius delle Fughe di J. S. Bach trascritte da Mozart. Da allora sono molti gli importanti passaggi radiofonici e i concerti in Italia e in Europa, tra cui quelli per le Settimane Musicali Meranesi, Ceresio Estate a Lugano, Milano Arte Musica, Paesaggi Musicali Toscani, Morellino Classica, Festival Gaudete, Rencontres Internationales Harmoniques a Ginevra, MITO Settembre Musica. Il Trio è stato invitato a partecipare alla rassegna Musica Arte Profumi organizzata dalla Società del Quartetto di Milano il prossimo 20 ottobre 2022 presso Palazzo Crespi a Milano.
Nel 2020 vengono pubblicati tre CD. Per la casa discografica tedesca “SOLOmusica” esce l’integrale dei Trii di Max Reger op. 77b e 141b, con il contributo scientifico del Max-Reger-Institut di Karlsruhe. Per la casa “Accent” musiche di Haydn, Wagenseil e Gluck con l’arpista Margareth Köll e il flautista Marcello Gatti. Per l’etichetta “Da Vinci” i quartetti di Federigo Fiorillo con il flautista di Lello Narcisi.

Liana Mosca inizia lo studio del violino con Lee Robert Mosca presso il Suzuki Talent Center di Torino. Si diploma nel 1988 al Conservatorio “G. Verdi” di Milano con Osvaldo Scilla. Nel 1993 ottiene il Konzert-Diplome alla Musikakademie der Stadt Basel, perfezionandosi con Hansheinz Schneeberger e consegue il diploma di Kammermusik presso il Wien Konservatorium come allieva dell'”Altenberg Trio”.
Comincia l’attività concertistica con la “Gustav Mahler Yugend Orchester”, diretta da Claudio Abbado e come membro della “Deutsche Kammerakademie” condotta da Johannes Goritzky. Dal 1998 collabora con “Il Giardino Armonico”, diretto da Giovanni Antonini, attività che continua con passione tutt’oggi. Si è esibita con “Ensemble Baroque de Limoges” e “Ensemble Claudiana”.
É stata primo violino dell’“Orchestra 1813”, “Collegio Musicale Italiano”, “Musici Estensi”, “Accademia dei Solinghi”, “Academia 1750”, “Icpo” e presso la Korean National Opera.
Forma un duo con il pianista Pierre Goy, con il quale ha inciso le 6 Sonate op.5 di Luigi Boccherini per Stradivarius e le Sonate op. 5 e op. 7 di J. Ladurner per Lyrinxs.
Ha all’attivo numerose le registrazioni discografiche con “Il Giardino Armonico” per Decca, Naïve e Alpha. Per la casa Stradivarius ha inciso le 12 Sonate per violino op. 4 di Francesco Saverio Geminiani.
Dal 2011 è membro del trio d’archi Il Furibondo. 
Svolge un’intensa attività didattica. Nel 2014 ha insegnato violino barocco presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Ha tenuto corsi di perfezionamento presso il Conservatorio di Mantova e la Fondation Royaumont. Attualmente svolge attività didattica presso l’Accademia Suzuki di Torino e presso la Cittadellarte-Fondazione Pistoletto a Biella. È Teacher Trainer presso l’ISI, per il quale tiene corsi annuali di formazione per insegnanti.

Gianni de Rosa si diploma in viola a pieni voti sotto la guida di Angelo Bartoletti presso il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano, dove segue anche gli studi di composizione con Ivan Fedele.
Ha ricoperto il ruolo di prima viola dell’Orchestra Sinfonica di Milano “G. Verdi” dal 1994 al 1999, sotto la guida di direttori e solisti di fama internazionale tra cui Ricccardo Muti, George Prêtre, Carlo Maria Giulini, Riccardo Chailly, Gianandrea
Noseda, Tibor Varga e Enrico Dindo. Ha collaborato inoltre con “La Mahler Chamber Orchestra” e di recente con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI.
Si esibisce abitualmente in formazioni cameristiche con un repertorio che spazia dal periodo classico alla musica del Novecento, d’avanguardia e contemporanea.
Tuttora collabora con “Le Concert des Nations”, diretto da Jordi Savall. Dopo il debutto nel 1991 ha partecipato con questo ensemble a tournée in Europa, Stati Uniti, Sud America e Asia anche come prima parte e solista.
Come prima viola ha collaborato con l’“Accademia Bizantina” diretta da Ottavio Dantone; “Ensemble Zefiro” diretto da Alfredo Bernardini; “I Barocchisti” diretti da Diego Fasolis, “La Risonanza” diretta da Fabio Bonizzoni, “Europa Galante” diretta da Fabio Biondi, “Il Giardino Armonico” diretto da Giovanni Antonini, KammerOrchester Basel e Gabetta Consort.
Oltre che per Astrée Auvidis e Aliavox ha all’attivo numerose registrazioni per Decca, Naïve, Opus 111, Glossa, Arts, Chandos, Stradivarius e RTSI multimedia.
É docente di viola e viola barocca presso la Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado” di Milano.

Marcello Scandelli, cresciuto in una famiglia di musicisti, studia al Conservatorio “G. Verdi” di Milano con Giuseppe Lafranchini, primo violoncello del Teatro alla Scala. Prosegue gli studi con Paul Tortelier, Gabor Eckhardt , Amedeo Baldovino
e il Trio di Trieste con il quale consegue una borsa di studio e Diploma di Merito all’Accademia Chigiana, e borsa di studio alla Scuola di Fiesole come miglior allievo della classe di musica da camera.Al suo attivo numerosi concerti in Europa, Russia, Sud America e Stati Uniti collaborando con artisti quali F. Gulli, M. Fornaciari, F. Biondi, S. Montanari, E. Bosso, O. Dantone, M.Mercelli, S. Kuijken, M. Hugget, E. Gatti, G.Carmignola, M.Brunello , S. Azzolini, I.Faust, P.Kopatchinskaja.
In qualità di primo violoncello solista ha collaborato con svariati ensemble di musica antica. Attualmente collabora per alcuni progetti come primo violoncello con Il Giardino Armonico , Consort Gabetta, l’Accademia dell’Annunciata e i
Virtuosi Italiani.
Nel 1996 fonda l’ensemble “Il Furibondo”, gruppo strumentale che gli permette di affrontare con estrema duttilità repertori che vanno dalla canzona seicentesca al concerto, dal ricercare alla cantata sacra e profana, dalla danza rinascimentale alle sonate del ‘700. Da questo progetto insieme a Liana Mosca e Gianni de Rosa fonda nel 2011 il Furibondo string Trio trio d’archi su strumenti d’epoca.
Molte le registrazioni discografiche, tra le quali Viaggio a Napoli per Stradivarius con musiche di Leo, Durante e Fiorenza nella veste di solista concertatore e Sacred Music in Lombardy in veste di concertatore per la casa discografica Pan Classics.