Dialoghi nel tempo. Il violoncello barocco e contemporaneo.

Paolo Beschi, violoncello barocco
Umberto Pedraglio, violoncello moderno

Lunedì 22 novembre 18.00 & 20.30

Coro delle monache, Museo S.Giulia di Brescia – Via dei Musei, 81 – Brescia

A causa di forza maggiore i concerti di lunedì 22 novembre delle ore 18 e ore 20,30 verranno realizzati nel suggestivo Coro delle monache, all’interno del Museo S.Giulia di Brescia.
L’ingresso per il pubblico sarà da Via dei Musei 81, ingresso principale del Museo S.Giulia di Brescia

In collaborazione con Brescia Musei

Intero: 10€
Ridotto: 5 € (riservato agli under30 e agli over65 – possessori biglietti Brescia Musei, Desiderio Card, Abbonamento Musei Lombardia e Piemonte)

È possibile acquistare i biglietti un’ora prima del concerto direttamente nel luogo dell’esecuzione.

Capienza 70 posti, fino ad esaurimento

Domenico Gabrielli (Bologna, 1650 – 1690)
Ricercare I per violoncello solo (1688)

Umberto Pedraglio (Como, 1978 – )
Dialoghi I, II, III per violoncello solo (2015)

Domenico Gabrielli
Ricercare II

Umberto Pedraglio
Dialoghi IV, V

Domenico Gabrielli
Ricercare VII

Umberto Pedraglio
Dialoghi VI

Giuseppe Clemente dall’Abaco (Bruxelles, 1709 – Arbizzano, 1805)
Capriccio II per violoncello solo (1760 c.)

Umberto Pedraglio
Polifonie I per violoncello solo (2016)

Giuseppe Clemente dall’Abaco
Capriccio IV

Umberto Pedraglio
Polifonie II

Giuseppe Clemente dall’Abaco
Capriccio VIII

Umberto Pedraglio
Passaggi I per violoncello solo (2011)

Domenico Gabrielli
Canone a due violoncelli

Francesco Paolo Scipriani (Conversano, 1678 – Napoli, 1753)
Toccata Vª per violoncello solo

Umberto Pedraglio
Come un comico per violoncello solo (2019)

Giovanni Bononcini (Modena, 1670 – Vienna, 1747)
Sonata I per violoncello e basso continuo (1693)
Andante, Allegro-Grazioso, Minuet,Grazioso

Il concerto “Dialoghi nel tempo: Il Violoncello barocco e contemporaneo” contrappone due repertori distanti oltre 300 anni, intrecciando musiche di grandi autori del passato con quelle di un giovane violoncellista-compositore d’oggi. Lo strumento Violoncello è quindi l’assoluto protagonista di questa serata: lo si potrà ascoltare con le sue intensità e riverberazioni naturali, nella montatura barocca di un violoncello d’autore Carlo Antonio Testore (1688-1764) affidato alle mani di Paolo Beschi, e nell’esplorazione timbrica ed estetica affidata al compositore Umberto Pedraglio, che utilizzerà pure uno strumento di fine ‘700 ma con montatura moderna.
Quali sono gli aspetti strumentali e musicali che sono cambiati e quali invece sono rimasti invariati lungo questa arcata temporale? Possono questi due mondi convivere a distanza di quasi tre secoli? Certamente lo possono fare i due interpreti, che saranno qui chiamati ad un dialogo davvero molto interessate e particolare.

Diplomato al Conservatorio di Brescia si è in seguito perfezionato con Franco Rossi celebre violoncellista del Quartetto Italiano.
Dopo aver collaborato per dieci anni con l’ensemble di musica contemporanea “Il Gruppo Musica insieme di Cremona” si è dedicato allo studio del violoncello barocco e nel 1985 ha fondato con G.Antonini, L. Ghielmi, L. Pianca il gruppo di musica barocca “Il Giardino Armonico” con il quale svolge un’intensissima attività concertistica nei teatri e nelle sale da concerto di tutto il mondo tra cui Concertgebouw di Amsterdam, Musikverein e Konzerthaus di Vienna, Tonhalle di Zurigo, Victoria Hall di Ginevra, Staatsoper Unter den Linden di Berlino, Glinka Hall di San Pietroburgo, Teatro Bolshoi di Mosca,Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, Auditorio Nacional di Madrid, Library of Congress di Washington, Lincoln Center e Carnegie Hall di New York.
Dal 1980 suona con la moglie pianista nell’ensemble ” La Gaia Scienza” con il quale si è specializzato nell’esecuzione di musica classico-romantica su strumenti originali.
La particolarità della nuova lettura di questo repertorio ha riscosso l’interesse del produttore discografico Stefan Winter per il quale “La Gaia Scienza” ha inciso opere di Haydn ,Brahms, Schumann e l’integrale dei trii di Schubert.
L’ interpretazione delle Suites di Bach, incise sempre per la Winter, ha riscosso unanimi consensi sulla stampa di tutto il mondo. Paolo Beschi è stato invitato ripetutamente a Weimar, per il Bach Biennale Festival.
E’ invitato regolarmente a suonare con gruppi di musica barocca quali: I Barocchisti, La Tempesta, L’Orchestra Barocca, Divino Sospiro.
Recentemente è stato invitato a tenere un Workshop sull’interpretazione della musica Barocca e del periodo Classico dall’orchestra Bayerische Rundfunk.
Ha insegnato per più di 40 anni al Conservatorio di Brescia e di Como stimolando in centinaia di ragazzi la passione per il quartetto e la musica da Camera.

Nato a Como nel 1978, ha studiato violoncello con Guido Boselli presso il Conservatorio di Como, perfezionandosi in seguito con Giovanni Gnocchi, Stefano Cerrato, Enrico Bronzi e Giovanni Sollima.  Diplomatosi con il massimo dei voti e la lode in Composizione sotto la guida di Carlo Ballarini e Ivan Fedele, ha inoltre studiato composizione con Azio Corghi, Mauro Bonifacio e Alessandro Solbiati, e si è infine perfezionato con Ivan Fedele presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, vincendo il “Premio Hausmann & Co. – Patek Philippe” nel 2013. Ha collaborato in qualità di solista, di primo violoncello e violoncello di fila con diverse orchestre italiane, tenendo concerti in Italia ed in Europa. Nel 2012 ha debuttato presso l’Auditorium Parco della Musica a Roma, nella duplice veste di compositore ed esecutore, eseguendo in prima assoluta alcune sue composizioni per violoncello solo e in duo con pianoforte. Diverse sue esibizioni sono state diffuse da emittenti radiofoniche e televisive (RAI1, RAI3, CNBC-SKY, RTSI, RaiRadio3, Radio Classica, Euroclassical). Sue composizioni sono state eseguite da artisti affermati come Salvatore Accardo, Massimo Quarta, Enrico Bronzi, Giovanni Sollima, Sandro Laffranchini, Stefano Cerrato, Fernando Caida Greco, Fulvio Liviabella, Maria Grazia Bellocchio, Alda Caiello, da diversi ensemble strumentali e orchestre quali Orchestra Sinfonica G. Verdi di Milano, London Sinfonietta, Orchestra Sinfonica T. Schipa di Lecce, Orchestra Milano Classica, Dèdalo Ensemble, Quartetto Indaco, On The Bridge Cello Ensemble, New Made Ensemble, Alt(r)e Frequenze, Ensemble Novecento, Duo Tubi & Corde, e diffuse da emittenti radiofoniche fra cui RaiRadio3. Con la partitura “Fasi” per violoncello solista e ensemble è risultato finalista al VI Concorso Internazionale di Composizione “Camillo Togni” di Brescia. Tra le più recenti collaborazioni vi sono la realizzazione di un progetto teatrale, con musiche proprie e testi del noto poeta italiano Alessandro Quattrone (Premio Montale 1994), una commissione della Biennale di Venezia per il 60° Festival Internazionale di Musica Contemporanea, la commissione di brani per violoncello solo e violoncello e orchestra dedicati a Enrico Bronzi, Giovanni Sollima, Stefano Cerrato e Sandro Laffranchini. I prossimi lavori prevedono brani dedicati a Marco Rizzi, Giuliano Sommerhalder, Swiss Chamber Soloists (Ilya Gringolts, Daniel Haefliger, Lawrence Power), Floris Onstwedder, Coro del Duomo di Milano, Orchestra Antonio Vivaldi, e la realizzazione di diversi progetti discografici per le etichette Brilliant, Tactus, EMA Vinci e Sconfinarte. Tutte le sue partiture sono edite da Edizioni Sconfinarte. Insegna Violoncello e Musica d’insieme presso il Liceo Musicale “T. Ciceri” di Como. 

Umberto Pedraglio è un compositore d’avanguardia. La sua scrittura di ricerca si caratterizza in ricchezza tematica, esplorazione timbrica, espressività ritmica ed è ispirata alla scoperta di nuove forme estetiche. Il suo pensiero musicale esprime poeticamente un universo di bellezza compositiva intimo e complesso. La sua musica per archi, particolarmente richiesta, ha interessato solisti di fama internazionale. 

Le visioni sonore di Umberto Pedraglio, dal fascino sottile, oscillano tra la realtà quotidiana, gli splendori del mito e il buio del nostro inconscio.(G.Ceccarelli, critico d’arte)

 “Da violoncellista, Pedraglio esplora le possibilità timbriche dello strumento spingendosi nell’ambito dei suoni non convenzionali, combinati nei modi più disparati. Nei momenti più rarefatti, il suono arriva a farsi pulviscolo, evanescenza estrema.” (E.Arciuli, pianista)

 

www.umbertopedraglio.com