Violoncello-manìa secondo Vivaldi
Pubblicato il giorno 24 Ottobre 2008 nelle categorie: Festival 2008, Rassegna stampa
Giornale di Brescia 8211; 24 ottobre 2008
Alla Pieve di Corticelle, per le Settimane Barocche, l’ensemble strumentale Il Furibondo
DELLO Il violoncello è il protagonista del concerto di stasera, venerdì 24 ottobre, nell’ambito delle «Settimane barocche di Brescia». Alle ore 20,45 nella romanica Pieve di Corticelle a Dello si esibisce l’ensemble strumentale Il Furibondo, con Marcello Scandelli concertatore e solista; il gruppo è costituito da Fabrizio Cipriani e Michio Isaji (violini), Alice Bisanti (viola), Antonio Papetti (violoncello) e Davide Pozzi (cembalo).
In programma tre concerti di Antonio Vivaldi: il Concerto in la minore per violoncello, archi e continuo F 3 n. 4, il Concerto in re minore per archi, basso e continuo F 3 n. 7 e il Concerto in fa maggiore per violoncello, archi e basso continuo F3 n. 14. In programma anche il Concerto da chiesa op. 2 n. 4 per archi e basso continuo del veronese Felice Dall’Abaco e l’ouverture in re minore del toscano Francesco Barsanti.
Non si hanno notizie certe sul fatto che Antonio Vivaldi sapesse suonare il violoncello. Ciononostante il «Prete Rosso» scrisse più Concerti per violoncello e orchestra di ogni altro musicista suo contemporaneo: una trentina in tutto, stando alle ultime ricerche, benché almeno due di questi Concerti ci siano pervenuti incompleti.
Il grande interesse per il violoncello che questa corposa produzione testimonia è probabilmente dovuto al fatto che tra le «putte», le strumentiste cui Vivaldi insegnava all’orfanotrofio femminile dell’Ospedale della pietà di Venezia, ve n’erano sicuramente alcune dotate di spiccate doti virtuosistiche, quelle doti che Vivaldi intendeva mettere in luce in queste sue composizioni.
Marcello Scandelli ha studiato a Milano con Giuseppe Lanfranchini, primo violoncello della Scala, e poi con Paul Tortellier e il Trio di Trieste all’Accademia Chigiana di Siena. Nel 1996 ha fondato l’Ensemble Il Furibondo, gruppo strumentale di organico variabile permette di affrontare un ricco repertorio che spazia dalla canzone seicentesca al concerto, dalla cantata sacra a quella profana, dalla danza rinascimentale alla sonatistica settecentesca.
Il concerto odierno è a ingresso libero.