BresciaOggi – Martedì 07 ottobre 2008

SANTA MARIA DEL CARMINE. PER LE NUOVE SETTIMANE BAROCCHE

«Trionfi sacri», con musiche di Giovanni Gabrieli e di Claudio Monteverdi: questo il programma dell’attesissimo concerto delle Nuove Settimane BAROCCHE che si terrà questa sera – l’ingresso è gratuito – alle 20.45 nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Brescia, protagonista l’Accademia di Ambronay diretta da Jean Tubéry.

Nell’ambito di questo Festival internazionale di musica antica, che si svolge non solo in città ma anche in provincia, viene proposto questa sera un vasto programma di musica sacra con brani sia vocali che strumentali. Il concerto inizierà con la «Missa in illo tempore» (che comprende i pezzi fissi di questo genere e cioè Kyrie – Christe – Kyrie – Gloria – Sanctus) di Claudio Monteverdi, di origine cremonese, che morì a Venezia. E veneziano è anche Giovanni Gabrieli, cui spetta proseguire la serata musicale con i «Trionfi sacri» tratti dalla raccolta pubblicata nel 1597: la «Maria Virgo a 10 per 2 cori», «Deus qui beatum Marcum a 10», il «Plaudite a 12 voci per 3 cori», «Jubilate Deo a 15» e «Omnes gentes a 16» ; a questi si aggiungono altri «Trionfi sacri» tratti dalla raccolta del 1615 fra cui il «Vox Domini a 10» e il «Magnificat a 14».

In programma anche alcuni Mottetti con «Dulcis Jesu patris imago a 20», «Exsultet jam angelica turba a 17» e «Hic est filius Dei a 18».

La parte finale della serata è dedicata alla musica strumentale del Gabrieli, con tre Canzoni fra cui una «in écho»; infine sei Canzoni tratte dalla musica strumentale pubblicata nel 1615, fra cui una addirittura a 22 voci e la n. 21 che è a tre violini.

La serata odierna è un omaggio alla grande arte del contrappunto, che fra il Rinascimento e l’inizio del Seicento raggiunse vette straordinarie e divenne uno straordinario «esercizio dell’ingegno musicale». Ma il programma, con le musiche di Giovanni Gabrieli in particolare, offre anche uno spaccato di ciò che costituiva una vera e propria «specialità» dello stile musicale veneziano, quello dei cosiddetti «cori spezzati» che si realizzava soprattutto nella Basilica di San Marco a Venezia, disponendo gruppi di coristi e di strumentisti in vari luoghi del tempio, ottenendo straordinari effetti d’eco che resero famosa l’arte musicale di Andrea e Giovanni Gabrieli.