Storia di una viola: il catalogo
Pubblicato il giorno 22 Gennaio 2006 nelle categorie: Festival, Festival 2005, Varie
Leitmotiv della terza edizione del Festival Nuove Settimane di Musica Barocca in Brescia e provincia è stata l’esposizione, che ha accompagnato la manifestazione per l’intera sua durata, di una viola da gamba, risalente presumibilmente al terzo quarto del XVI secolo, d’area lombarda, recentemente restaurata da Federico Lowenberger e fatta risuonare da Roberto Gini, in occasione del concerto inaugurale del Festival stesso.
Ebbene, a questo strumento Eric Blot edizioni ha dedicato una curatissima pubblicazione, che ben travalica il suo fine originario, vale a dire quello d’essere catalogo della citata esposizione. Travalica quel fine perché, ben oltre l’essere un catalogo, si pone come sunto di organologia e di iconografia, mirato alla migliore conoscenza dello strumento in mostra.
E così, se il saggio introduttivo di Carlo Chiesa colloca lo strumento in oggetto nel più ampio contesto storico, che vede il suo sviluppo in riferimento ai coevi modelli inglesi e francesi, di più facile identificazione e più fortemente tipizzati rispetto a quelli di scuola italiana, il successivo intervento di Federico Lowenberger si sofferma ad analizzare le caratteristiche organologiche (per l’analisi delle quali si rimanda anche alle tavole poste a corredo della pubblicazione) dello strumento medesimo con riguardo per i materiali utilizzati, la struttura, l’accordatura ed altresì la sua vita trascorsa: lo strumento, ora restituito alla sua natura originaria, fu in passato convertito in violoncello. Sempre di Federico Lowenberger il saggio successivo, di più ampie dimensioni, propone un percorso iconografico, volto alla migliore conoscenza dei modelli italiani di viola da gamba, ovviamente con attenzione precipua per quelli d’area lombarda.
Completano la pubblicazione alcune foto dello strumento in mostra e di suoi particolari costruttivi.