Giornale di Brescia, 21 settembre 2011

Passioni e bizzarrie, la musica antica parla all'uomo d'oggi

«Quale sentimento dell’uomo è escluso dal potere della musica? L’arte dei suoni suscita, muove e scatena le “humane passioni”. Impossibile resistervi. Nessun linguaggio riesce a esprimere i moti dell’animo in maniera così diretta». Punta diritto al cuore del titolo Emanuele Beschi, direttore artistico delle Settimane Barocche di Brescia, Festival internazionale di musica antica giunto alla sua nona edizione, vetrina di lusso dei nomi più prestigiosi dell’Early Music.

«Le Umane Passioni» è anche il titolo dell’unico programma interamente vivaldiano dei venti appuntamenti, chiaro rimando al contenuto «affettivo» della musica del Prete Rosso, sempre interessato a rappresentare movimenti interiori, gioie e tormenti dell’umano sentire. Prosegue Beschi: «Il Barocco è un’epoca molto vicina alla nostra sensibilità. Gli affetti estremi, le bizzarrie, l’estro fantastico, la volontà di trasgressione e la ricerca del nuovo del Sei-Settecento, entrano facilmente in sintonia con il pubblico moderno. Ogni spettacolo illuminerà in maniera diversa e personale il titolo della nuova stagione: il quadro si preannuncia variegato, poliforme, centrifugo».

Intrigante anche la presenza di interpreti dell’Europa nord-orientale. «Da qualche anno la musica antica ha conosciuto grande espansione nei paesi baltici e nordici in genere. Il gruppo vocale estone Heinavanker affronterà un repertorio di canti runici e di gregoriano composto da Hildegard von Bingen, una figura straordinaria. Il direttore d’orchestra danese Lars Ulrik Mortensen ci presenterà invece la freschezza della scuola scandinava. Per i prossimi anni è previsto un gemellaggio con la città di New York; negli Usa la musica italiana dei secoli scorsi è studiata, eseguita, molto apprezzata».

Proposte stuzzicanti? «”La vendetta di Zappa” è una chicca speciale. Il concerto prevede brani originali di Francesco Zappa, compositore milanese di metà ‘700, e composizioni in stile classico basate su temi di Frank Zappa, il famoso musicista rock. Un avvincente gioco di rimandi incrociati fra presente e passato. E poi non poteva mancare, a Brescia, un concerto di madrigali di Marenzio».

Altre nuove collaborazioni? «Le Settimane Barocche si sono aperte alle passioni etiche di InterMed, una Onlus che lavora contro la sofferenza infantile nel mondo; è nata anche una bella sinergia con la Fondazione Teatro Grande. Sono previste pure quattro importanti conferenze. Non possiamo proporre solo autori di richiamo e dimenticare la ricerca, la sperimentazione, gli intenti educativi che ci hanno mossi da sempre».
L’ingresso ai concerti costa 10 euro (per i giorni 2, 6, 8, 12, 15, 18, 23, 28, 30 ottobre; 4, 12 novembre). Gli altri appuntamenti sono a ingresso libero. Per i giovani fino a 25 anni l’ingresso è gratuito. Prenotazioni: 030.2691261, direzione@settimanebarocche.com – ufficiostampa@settimanebarocche.com. Altre informazioni su www.settimanebarocche.com.

Enrico Raggi