Memoria della giornata inaugurale della terza edizione del Festival Nuove settimane di musica barocca in Brescia e provincia

Roberto GiniLa magia sonora di uno strumento, una viola da gamba recentemente restaurata da Federico Lowenberger, riportata acantareda Roberto Gini dopo quattrocento anni di lungo silenzio, è stata protagonista della giornata inaugurale della terza edizione del Festival Nuove settimane di musica barocca in Brescia e provincia.

Venerdì 30 settembre il bookshop di Palazzo Martinengo in Brescia ha ospitato linaugurazione della mostra (aperta sino al prossimo 5 novembre tutti i venerdì, i sabato e le domeniche dalle 14.30 alle 19.30) che vede esposta la viola di cui sopra, tenuta a battesimo da Emanuele Beschi e Francesco Lattuada, direzione artistica delle Nuove settimane barocche, e da Alberto Cavalli, Presidente della Provincia di Brescia, e Massimo Gelmini, Vicepresidente e assessore alla cultura della stessa provincia, principale partner del Festival.

Minimalista, il percorso espositivo curato da Filippo Fasser punta a introdurre il visitatore al momento magico dellascolto di uno strumento, che colpisce per la dolcezza della suavoce”.

La mostra offre al visitatore-ascoltatore la possibilità di trattenersi ad ascoltare pagine registrate, protagonista il particolare strumento, allinterno di unacamera sonoraappositamente approntata. Il percorso espositivo concentra del resto lattenzione sullaspetto iconografico, su tutta quella produzione di pitture e studi di diversa natura, destinati a raccontarci, con lefficacia e limmediatezza tipiche del linguaggio iconografico, le abitudini esecutive di unepoca in cui la viola da gamba giocò un ruolo fondamentale.

E proprio la valenza delliconografia, capace di raccontarci anche le fattezze dello strumento, ha fatto da Leitmotiv allintervento di Federico Lowenberger, il liutaio proprietario della viola ora in mostra, curatore del suo restauro.

Marta GraziolinoRoberto Gini ha invece puntato lattenzione sulle modalità esecutive e sullapproccio allo strumento, senza celare lemozione di far risuonare in pubblico, appunto dopo più di quattrocento anni, uno strumento, dotato di una straordinariapersonalità”, rimasto muto per un periodo di tempo lunghissimo.

Roberto Gini, che si è proposto in un concerto di rare musiche italiane per viola da gamba, è quindi andato alla ricerca del suonoperdutodello strumento esposto, ma anche del suono, pure raro, di altre due viole cinque-seicentesche, in occasione del concerto inaugurale del Festival, programmato sempre per venerdì 30 settembre a Chiari presso la bellissima Sala Marchetti. Perché particolarità del Festival è proprio quella di coniugare la preziosità e la raffinatezza di repertori poco frequentati con la bellezza di luoghi altrettanto preziosi.

Coprotagonisti della serata: Marta Graziolino allarpa e Giovanni Togni al clavicembalo.