La musica è «Serenissima» con Vivaldi e i veneti
Pubblicato il giorno 5 Novembre 2008 nelle categorie: Festival 2008, Rassegna stampa
Giornale di Brescia 8211; 5 novembre 2008
Oboe e fagotto protagonisti a Rodengo Saiano nel concerto dell’Orchestra Barocca Zefiro
RODENGO SAIANO «Musica Serenissima», con opere di autori dell’area veneta, stasera alle 20,45 all’auditorium San Salvatore con l’Orchestra Barocca Zefiro diretta da Alfredo Bernardini, su invito delle Settimane Barocche (ingresso 7 ). Il programma è dedicato a Concerti per fiati (oboe e fagotto, solisti rispettivamente Paolo e Alberto Grazzi) di Vivaldi e altri autori.
La serata inizia con il Concerto in Fa maggiore op. 9 n.3 per due oboi, archi e basso continuo di Tomaso Albinoni, uno fra i primi compositori di Concerti solistici per oboe, strumento dolcissimo e duttile, per il quale scrisse la raccolta op. 9 nel 1722 con dedica al Principe Elettore di Baviera.
Segue il Concerto in mi minore RV 484 per fagotto, archi e basso continuo di Vivaldi, autore di un gran numero di Concerti per fagotto (una quarantina) di straordinaria fattura, probabilmente su commissione di un virtuoso tedesco. Un altro importantissimo musicista veneziano è Baldassarre Galuppi nella cui varia produzione di opere buffe e serie, lavori sacri e musica per tastiera si trovano vari Concerti solistici, fra i quali il raffinato Concerto in sol minore per fagotto, archi e continuo, inserito in programma, che precede il Concerto in Si bemolle maggiore per oboe, archi e b.c. di Diogenio Bigaglia. Questi, nato a Murano nel 1676, era padre benedettino del convento di San Giorgio Maggiore a Venezia. Scrisse molti oratori, ma anche Sonate e quattro Concerti, in cui l’oboe ha funzione solistica o è nell’organico strumentale.
Dopo l’intervallo è eseguito il Concerto in sol minore per oboe, archi e basso continuo scritto in Germania, dove si trasferì nel 1722, da Giovanni Benedetto Platti (1700-1763), noto per essere uno dei maggiori clavicembalisti italiani, ma che suonava molti strumenti. Dopo il coloristico Concerto in Sol maggiore RV 545 per oboe, fagotto, archi e continuo di Vivaldi, la serata si chiude con un altro Concerto di Albinoni, quello in Do maggiore op. 9 n. 9 per due oboi, archi e continuo.
L’Orchestra Barocca Zefiro è formata da Renata Spotti e Isabella Bisoni, violini, Teresa Ceccato viola, Marco Ceccato violoncello, Paolo Zuccheri contrabbasso, Luca Guglielmi cembalo e organo ed è diretta dall’oboista Alfredo Bernardini, che l’ha fondata nel 1989 a Mantova con l’oboista Paolo Grazzi e il fagottista Alberto Grazzi. Zefiro si presenta con un organico variabile in riferimento al repertorio da eseguire: ensemble da camera, gruppo di fiati (Harmonie) e orchestra barocca, così da proporre programmi che vanno dai Concerti di Vivaldi alle musiche per fiati di Mozart, Beethoven e Rossini.
L’ensemble è specializzato nel repertorio del ’700 in cui i fiati hanno un ruolo di primo piano. In questi anni è diventato un punto di riferimento in ambito internazionale per la musica cameristica con strumenti d’epoca. I suoi fondatori, insegnanti in Conservatori italiani e stranieri, sono considerati fra i più validi esecutori di musica antica nonché apprezzati solisti di famose orchestre. Zefiro è stato scelto dalla Tv belga per un documentario su Vivaldi e ha inciso 13 cd.