1 novembre 2005 | Bresciaoggi
di Nadia Spagna

Straordinario concerto domenica al Centro Paolo VI in occasione delle Settimane Musicali Barocche. Il quartetto diretto da Reinhard Goebel ha unito classe e bravura.

Una serata filologica quella proposta domenica sera dalle Settimane Musicali Barocche. La Sala Morstabilini del Centro Paolo VI è stata infatti la sede del formidabile concerto del celebre ensemble Musica Antiqua Köln, diretto da Reinhard Goebel.

La formazione – composta da due violini (Reinhard Goebel e Margret Baumgartl), un violoncello (Klaus-Dieter Brandt) e un clavicembalo (Léon Berben) – è entrata in scena con una serietà e naturalezza tali da far quasi scordare che ci si trovava di fronte ad uno dei gruppi esecutori di musica barocca più importanti al mondo. La perfetta intesa fra i quattro musicisti, unita alla classe superiore dei loro strumenti ha permesso di godere dell’ascolto di un suono dalle qualità timbriche estremamente ricche e calde, che ha contribuito notevolmente a trasmettere una musicalità già di per se eccezionale.

In particolare il concerto è stato dedicato alla “Sonata a tre” – ossia a tre parti – iniziando con le morbide sonorità della “Ciaccona in sol maggiore op. 2 n. 12” di Arcangelo Corelli, seguito da due opere di Antonio Caldara, “Ciaccona “Largo” in si bemolle maggiore op. 2 n. 12″ e il “Concerto da camera in la minore”. Il primo tempo si è concluso con due opere di Georg Friedrich Händel, rispettivamente composte prima e dopo il suo soggiorno romano: la “Sonata in sol minore HWV 387” seguita dalla “Sinfonia in si maggiore HWV 339”.

Nella seconda parte si è potuta ascoltare la “Sonata in la maggiore “Pastorale” op. 5 n. 12″ e la “Fantasia in re maggiore “La Zampogna” op. 3 n. 12″ di Giuseppe Valentini. Il concerto si è poi concluso con la bellissima “Sonata in re minore La Folia” di Antonio Vivaldi.