Edizione 2003
Nuove Settimane di Musica Barocca in Brescia e provincia
I Edizione · 22 settembre 8211; 5 ottobre 2003
Rassegna stampa
17 settembre 2003 | Giornale di Brescia
Nel nome di Marenzio e di Corelli, la rassegna di musica antica con 14 eventi in 12 Comuni
Rinascono le Settimane barocche
Anche Palazzo Lechi a Montirone e la Biblioteca Queriniana accoglieranno concerti
Rinascono le Settimane di Musica barocca. Dopo un intervallo ventennale, la storica rassegna bresciana di musica antica, che tanto successo ebbe a cavallo degli anni ’70 e ’80, si ripropone al pubblico sotto nuova veste ma sempre mantenendo fede all’impegno di proporre concerti nell’equilibrato connubio fra ricerca musicologica ed elevata qualità esecutiva.
L’occasione che dà il via alla manifestazione è data dagli anniversari di due grandi compositori italiani: il 450° della nascita di Marenzio ed il 350° della nascita di Corelli. Marenzio, bresciano di Coccaglio, coi suoi madrigali fu il più apprezzato compositore di musica vocale nell’Europa del tardo ’500; il romagnolo Corelli fornì modelli imprescindibili di scrittura violinistica.
Presentato ieri mattina nel Palazzo Bargnani Dandolo di Adro, il festival s’intitola «Celebrazioni marenziane 8211; Nuove settimane di musica barocca in Brescia e Provincia» e prenderà il via lunedì 22 settembre, alla Vecchia Pieve di Coccaglio, con un concerto del prestigioso ensemble madrigalistico La Venexiana (musiche di Marenzio, Monteverdi, Gesualdo su testi di Guarini). Il cartellone proseguirà fino al 5 ottobre con altri 13 appuntamenti, per poi concludersi l’8 novembre, a Cambridge in Inghilterra, con la presentazione della monografia su Marenzio scritta nel 1998 dal musicologo Marco Bizzarini ed ora tradotta in inglese per l’editore britannico Ashgate.
Firmato dai direttori artistici Emanuele Beschi e Francesco Lattuada, il programma delle Nuove Settimane Barocche coinvolge 12 Comuni dalla Franciacorta alla Bassa bresciana. Tra le sedi prescelte, spiccano per rilevanza architettonica il Palazzo Lechi di Montirone ed il Salone della Queriniana di Brescia, eccezionalmente concesso per un concerto.
Sostenuta dalla Regione e dalla Provincia, la manifestazione è organizzata da Promozione Franciacorta, Fondazione Romanini, Associazione Odelia Bellabona e Civica Biblioteca Queriniana. Ieri mattina il presidente della Provincia, Cavalli, ha definito l’iniziativa «di grande spessore», sottolineando la centralità di Brescia nella storia musicale fra Rinascimento e Barocco. Viva soddisfazione è stata espressa anche da Giancarlo Onger e Monica Crescenti a nome di Promozione Franciacorta e dal maestro Mario Conter per la Fondazione Romanini.
Dopo la serata inaugurale del 22 settembre, il cartellone offre numerosi concerti dell’ensemble Brixia Musicalis, gruppo residente delle Nuove Settimane Barocche che si avvale della direzione di Elisa Citterio e della collaborazione di Michele Barchi al clavicembalo. Con due programmi dedicati alla musica di Corelli e dei contemporanei bresciani (fra cui i due Taglietti e Vinaccesi), l’ensemble suonerà a Offlaga (23/9), Botticino Sera (24/9), Montirone (25/9), Pralboino (26/9), Rodengo (28/9), Coccaglio (29/9) e Borgosatollo (30/9).
Di particolare rilievo è il concerto ad inviti del 1° ottobre alla Biblioteca Queriniana di Brescia con il duo Vittorio e Lorenzo Ghielmi, rispettivamente alla viola da gamba e al fortepiano (musiche di J.S. Bach). Completano il cartellone i concerti del duo Galli 8211; Palomba (voce e liuto, il 27/9 a Adro), dell’arpista Loredana Gintoli (il 30/9 al monastero di Provaglio d’Iseo), dell’ensemble Zefiro (oboe, fagotto e cembalo, il 2/10 al Castello Quistini di Rovato e il 3/10 al teatro Lucia di Botticino) e di Tripla Concordia (flauto, violoncello e cembalo, il 5/10 a Roccafranca). Tutti i concerti iniziano alle ore 20.45 e sono a ingresso gratuito; informazioni 0306811005, 0302500759 e 030280188. (r. s.)
22 settembre 2003 | Giornale di Brescia
Un famoso ensemble polifonico inaugura stasera alle 20.45 nella Vecchia Pieve di Coccaglio le Nuove Settimane Barocche
La Venexiana per i madrigali di Marenzio
Sul filo delle rime di Battista Guarini, capolavori anche di Monteverdi, Gesualdo, Wert
La straordinaria arte del madrigale polifonico negli anni d’oro fra ’500 e ’600 rivive stasera (ore 20.45) nella Vecchia Pieve di Coccaglio. Capolavori di Marenzio, Wert, Gesualdo da Venosa e Claudio Monteverdi saranno intonati dal gruppo vocale La Venexiana, cui la Fondazione Cini assegnò il premio internazionale del disco nel 1999.
Compongono l’ensemble, tra i più importanti ed affermati gruppi vocali europei, il soprano Rossana Bertini, l’alto Claudio Cavina, i tenori Sandro Naglia e Giuseppe Maletto, il basso Daniele Carnovich. Nel 450° anniversario della nascita di Marenzio, il concerto apre il festival «Celebrazioni marenziane 8211; Nuove settimane di musica barocca».
L’ingresso è libero. Filo conduttore della serata è la poesia di Battista Guarini, il celebre autore della tragicommedia «Il Pastor fido». A partire dagli anni ’80 del Cinquecento, Guarini diviene il poeta prediletto dai madrigalisti: le sue rime, straordinariamente accurate nella musicalità verbale e negli artifici retorici, ricevono centinaia di intonazioni polifoniche ed annoverano veri capolavori del madrigale italiano.
La prima parte è tutta dedicata a Marenzio, con nove madrigali scelti fra le ultime raccolte del maestro di Coccaglio. Dal «Sesto Libro di madrigali» (1594) sono tratti i componimenti «Anima cruda sì», «Udite lagrimosi spirti», «Ah, dolente partita», «Deh, Tirsi», tutti su versi del «Pastor fido». Al «Settimo Libro» (1595) appartengono «Quell’augellin», «Deh, po ch’era nei fati» e «Cruda Amarilli»: quest’ultimo è uno dei madrigali marenziani di maggior intensità espressiva. Chiudono due pagine di lirica malinconia tratte dal «Nono Libro»(1599), testamento spirituale dell’autore: «La bella man vi stringo» e «Credete voi ch’io viva».
Nella seconda parte spiccano due madrigali del giovane Monteverdi («Baci soavi e cari», «Occhi un tempo») accanto a «T’amo mia vita» (1611) di Gesualdo e «Parlo misero o taccio» (1606) di Sigismondo D’India. Di particolare interesse alcune intonazioni parallele degli stessi testi , per confrontare le due versioni di «Udite, lagrimosi spirti» poste in musica quasi contemporaneamente da Marenzio e Jaches de Wert, oppure per verificare le differenze stilistiche fra Monteverdi e Gesualdo sul testo guariniano «Occhi un tempo».
29 settembre 2003 | Giornale di Brescia
L’ensemble bresciano, di recente costituzione e già apprezzato, stasera a Coccaglio per le «Nuove settimane di musica barocca»
Brixia Musicalis alle radici della Sinfonia
Nell’accattivante programma composizioni di Biagio Marini, Corelli, Vivaldi e Galuppi
Per le «Nuove Settimane Barocche», alla Vecchia Pieve di Coccaglio (ore 20.45), l’ensemble Brixia Musicalis diretto da Elisa Citterio propone un programma che esplora la nascita e l’affermazione della Sinfonia e del Concerto in Italia.
L’itinerario musicale spazia dall’op. XXII (1655) del bresciano Biagio Marini alla Sonata a quattro WoO 2 di Corelli, per approdare infine al Settecento maturo dei veneziani Vivaldi (Concerto per violino op. III n. 9 dall’«Estro armonico») e Galuppi (Concerto in fa maggiore per cembalo e archi). L’ingresso è libero. Si tratta della replica del programma proposto mercoledì scorso a Botticino, serata di cui pubblichiamo la recensione.
Felice e brillante debutto per l’ensemble strumentale Brixia Musicalis, nato dalla collaborazione fra la violinista Elisa Citterio ed il clavicembalista Michele Barchi, entrambi bresciani, due interpreti da annoverare senza dubbio fra i più attivi e ricchi di talento nell’odierno panorama dei cultori di musica sei-settecentesca. Gli altri componenti sono Elena Telò e Barbara Altobello ai violini, Francesco Lattuada alla viola (che, con Emanuele Beschi, firma il cartellone delle «Nuove Settimane Barocche»), Sara Bennici al violoncello, Omar Lonati al contrabbasso e Michele Carreca alla tiorba.
Nel concerto e a Botticino essi hanno dimostrato di poter affrontare sin d’ora, con gusto e proprietà, un repertorio vastissimo: quell’inesauribile serbatoio di musiche per archi che spazia da Biagio Marini a Corelli, da Vivaldi a Sammartini; due secoli in cui i compositori italiani hanno scritto pagine imprescindibili nella storia musicale europea. Con tali premesse, le potenzialità del gruppo sono davvero notevoli.
Rinasce infatti il vero spirito delle storiche «Settimane di musica barocca»: coniugare elevata qualità artistica con la vocazione per la ricerca. A Botticino il numeroso pubblico ha accolto le esecuzioni con vivo interesse e grande entusiasmo. Merito della seducente accuratezza del suono che i musicisti di Brixia Musicalis hanno palesato. E di un repertorio vario e accattivante, tale da conquistare fin dal primo ascolto.(r. s.)
8 novembre 2003 | Giornale di Brescia
Barocco con Bach e conferenze-concerto
Progetti dopo il successo delle «Nuove settimane» e gli omaggi marenziani
Oggi pomeriggio alla Old Library del Pembroke College di Cambridge sarà presentata l’edizione inglese del libro «Luca Marenzio: the career of a musician between the Renaissance and the Counter-Reformation» scritto dal musicologo, e nostro collaboratore, Marco Bizzarini e pubblicato dall’editore britannico Ashgate.
Partecipano all’incontro l’autore del volume e il traduttore James Chater. Chiude la serata un concerto del soprano Emanuela Galli e del liutista Gabriele Palomba. L’evento conclude le «Celebrazioni marenziane 8211; Nuove settimane di musica barocca».
Bilancio pienamente positivo per le «Nuove settimane di musica barocca in Brescia e provincia», rassegna promossa tra settembre e ottobre in città ed in diverse località del Bresciano. Con un’appendice inglese oggi, vedi a fianco, a Cambridge.
L’occasione della rassegna, che riprende un vecchio festival bresciano cessato nel 1982, è stata offerta da due importanti anniversari: il 450° della nascita di Marenzio, originario di Coccaglio, e il 350° dalla nascita di Arcangelo Corelli.
Esprimono quindi la loro soddisfazione i direttori artistici, Francesco Lattuada ed Emanuele Beschi. «Siamo molto contenti 8211; dice Lattuada 8211; sia per la folta presenza di pubblico che per il livello degli artisti ed il riscontro delle critiche. È stato per noi motivo di grande soddisfazione vedere ai concerti persone che già partecipavano alle Settimane di Musica Barocca, che ci hanno ringraziato per questa iniziativa».
Per quanto riguarda il Festival del prossimo anno, i due curatori anticipano che c’è la disponibilità di nuovi comuni ad ospitare concerti e si sta pensando di promuovere qualche appuntamento in più anche in città. «Se quest’anno ci siamo concentrati sull’Italia 8211; dice Lattuada 8211; il prossimo cercheremo di esplorare la musica barocca mitteleuropea, facendo sempre riferimento ad importanti anniversari». Tra gli interpreti, i direttori artistici citano con particolare orgoglio il gruppo Brixia Musicalis «che 8211; affermano 8211; realizza i progetti più ambiziosi, ossia la riscoperta del patrimonio musicale locale».
Sempre per quanto riguarda il prossimo anno, si sta pensando di ampliare gli appuntamenti con le conferenze concerto, molto apprezzate dal pubblico, e di organizzare, in contemporanea con la rassegna, una mostra di liuteria negli spazi del museo di santa Giulia. «Per quanto riguarda invece i programmi musicali 8211; precisano i curatori 8211; abbiamo intenzione di realizzare qualche integrale di J. S. Bach, magari nella Biblioteca Queriniana, da noi ribattezzata "tempio bachiano". E abbiamo pure il progetto ambizioso di un’opera o un oratorio ».
«Questo Festival 8211; aggiunge Beschi 8211; è stato per noi la realizzazione di un sogno, possibile anche grazie allo studio di ciò che già era stato fatto: l’incontro con i maestri Meli e Facchinetti ha rappresentato un lasciapassare ideale tra il precedente ed il nuovo Festival». Infine, i ringraziamenti a quanti hanno reso possibile la rassegna: Promozione Franciacorta, Regione, Provincia, Fondazione Romanini, associazione Odelia Bellabona, Biblioteca Queriniana e tutti i Comuni coinvolti. (Fabio Larovere)