Don Gnocchi, il fascino barocco
Pubblicato il giorno 25 Ottobre 2005 nelle categorie: Festival, Festival 2005, Rassegna stampa
24 ottobre 2005 | Bresciaoggi
di Nadia Spagna
Proposte tre ottime sonate appartenenti a una raccolta inedita
Brani inediti al Festival Nuove Settimane Barocche, giunto sabato scorso al suo settimo appuntamento.
Il Teatro San Carlino di Brescia si è, infatti, aperto per ospitare l8217;Ensemble Brixia Musicalis: fondato dalla violinista Elisa Citterio e dal clavicembalista Michele Barchi, ha accolto in questa occasione il violinista Carlo Lazzaroni, il violoncellista Matteo Fusi, Daniele Caminiti all8217;arciliuto e i mandolinisti Ugo Orlandi e Marina Ferrari.
Il concerto si è proposto come un evento singolare, poiché sono state proposte al pubblico musiche inedite di Don Pietro Gnocchi. Si è trattato in sostanza di una presentazione ufficiale di alcune delle composizioni strumentali di un apprezzato compositore bresciano, nato ad Alfianello nel 1698 e divenuto sacerdote e maestro della Cappella del Duomo di Brescia. Di Don Gnocchi erano, infatti, note le composizioni di destinazione liturgica poiché appartennero al repertorio del Duomo fino ai primi anni del 8216;900.
Nel concerto di sabato sera sono state, invece, presentate alcune delle Sonate a tre (ossia a tre parti) appartenenti ad una raccolta di musica strumentale inedita: la «Sonata XIII» in re minore, la «Sonata XII» in do minore e la «Sonata IX» in mi minore.
Si tratta di musica piacevole che ricorda da vicino la produzione del grande Arcangelo Corelli. L8217;Ensemble Brixia Musicalis ne ha dato una lettura raffinata ed estremamente rispettosa della prassi barocca: violini imbracciati senza spalliera e suonati con archetti barocchi; il violoncello sostenuto senza il supporto del puntale, e via dicendo. Apprezzabile, inoltre, l8217;arricchimento timbrico conferito alle Sonate che sono risultate così sostenute dall8217;intervento concertante del cembale ed affiancate da un basso continuo realizzato da violoncello e arciliuto.
Il programma della serata includeva, inoltre, le opere di un altro autore bresciano: Giacomo Merchi, insigne compositore di repertorio per mandolino e strumenti a pizzico, del quale sono stati proposti la «Sonata op. V» in re maggiore per due mandolini (napoletani) e basso continuo; e la «Sonata op. II» in sol maggiore per due mandolini (bresciani). Infine, il concerto si è concluso con il «Trio in do minore» per violino, liuto soprano e basso e basso continuo RV 82 di Antonio Vivaldi.
Una serata istruttiva e piacevole in cui si è potuto apprezzare l8217;ottimo Ensemble Brixia Musicalis che ha mostrato una bella musicalità grazie probabilmente alla tangibile intesa fra i musicisti e, naturalmente, alla bravura tecnica di ciascuno.
Il concerto è stato replicato ad Alfianello, città natale di Don Gnocchi, nella serata di ieri. L8217;ensamble è stato ospitato nella Chiesa di S. Rocco.