Da Salisburgo a Bologna, sulle tracce del giovane Mozart
Pubblicato il giorno 11 Ottobre 2008 nelle categorie: Festival 2008, Rassegna stampa
Giornale di Brescia 8211; 11 ottobre 2008
Per le Settimane Barocche questa sera al Paolo VI l8217;Arion Choir and Consort diretti da Giulio Prandi
Nella chiesa del Centro pastorale Paolo VI (via Calini 30) stasera alle 20,45 per le Settimane Barocche (ingresso 7 ) si esibisce l’Arion Choir and Consort diretto da Giulio Prandi, solisti Karin Selva soprano, Morena Carlin alto, Krystian Krzeszowiak tenore, Carlo Checchi basso. Il programma intitolato «Mozart in Italia, da Salisburgo alla Scuola bolognese» offre il Salmo «Beatus Vir» in La maggiore per coro, archi e continuo, la Sinfonia dall’Oratorio della Passione per archi e continuo, il Salmo «Dixit Dominus» in sol minore per coro, archi e continuo del bolognese Giacomo Antonio Perti (1661-1756). Seguita con la Sinfonia in Sol maggiore per archi e continuo di Sammartini, l’«Ave Maria» in Fa maggiore per soprano, coro, archi e continuo di Michael Haydn e, di Mozart, l’Offertorio «Misericordias Domini» K.222 per coro, archi e continuo, la «Sonata» da chiesa in Re maggiore KV 245 per coro, archi e continuo, la «Missa brevis» in Sol maggiore KV.140 per soli, coro, archi continuo.
Il giovane Mozart, i musicisti suoi colleghi salisburghesi e quelli che agivano in Italia al tempo della sua ammissione all’Accademia Filarmonica di Bologna retta dal grande contrappuntista Padre Martini (1770): questi i temi del concerto. Fanno conoscere un ottimo musicista come Perti, maestro di Padre Martini, ricordano la presenza a Milano di Sammartini, che fu maestro di Johann Christian Bach e valorizzò la sinfonia concertante. Sul versante salisburghese appare l’amico di Mozart, il fratello di Joseph Haydn, Michael, che lavorava alla Corte di Salisburgo. Infine si ha un’idea dell’importanza della musica sacra nella produzione di Mozart, che la coltivò con passione: l’Offertorio «Misericordias Domini» fu elogiato da Padre Martini per la bravura contrappuntistica e l’espressività, la «Missa Brevis» K.140 possiede parti di bellissime, fra le quali spicca l’«Et incarnatus» per soprano solo.
Arion Choir and Consort, Gruppo residente della stagione concertistica del Ghislieri di Pavia fondato da Giulio Prandi, che lo dirige stabilmente, è formato da un coro di 16 elementi e da alcuni fra i migliori strumentisti barocchi italiani. Il Gruppo collabora con importanti solisti e personalità del mondo musicale, ha inaugurato la 45ª edizione delle Settimane Musicali di Stresa e del lago Maggiore, si è esibito al Teatro Bibiena per il Festival «Mozart a Mantova». Arion Choir svolge un’intensa attività concertistica spaziando anche in altri repertori: ha eseguito la Cantata «Sacer Sanctus» di Fabio Vacchi con gli strumentisti della Scala (nella colonna sonora del film «Cento chiodi» di Olmi) e collaborato alla 8220;prima8221; della nuova opera di Vacchi «La madre del mostro» alla 64ª Settimana Musicale Senese. Nel 2007 ha partecipato al festival MiTo a Milano e alle Settimane Barocche di Brescia con l’ensemble Brixia Musicalis. Prandi si esibisce spesso anche come direttore d’opera ed è direttore del Circuito Orfeo, network lombardo per la musica barocca e classica. (f. c.)