Corriere della Sera, 26 settembre 2010

«Sulle spalle dei giganti» titola l’ottava edizione delle Settimane Barocche, che da stasera e per tutto ottobre fanno rifiorire a Brescia e nel Bresciano la musica sbocciata tra Cinque e Settecento, tra le polifonie vocali e rinascimentali del fiammingo Dufay a Mozart.

Un titolo dal duplice significato: da una parte i giganti sono gli autori su cui si imperniano i quindici concerti in cartellone, con Händel, Bach a svettare tra Marais e Couperin, Tartini e Caccini. Dall’altra, ed è il caso specifico di questa edizione 2010, i giganti sono anche i grandi esecutori, in primis il catalano Jordi Savall (nella foto), «reinventore» della viola da gamba, il violoncellista Enrico Bronzi e le voci rinascimentali de la Reverdie, attorno a cui si schiera una promettente teoria di giovani e le migliori formazioni filologiche lombarde: il pavese Arion Consort e il mantovano Ensemble Zefiro, il Brixia Musicalis e i Solisti di Cremona.

L’inaugurazione (stasera ore 17, abbazia di San Pancrazio, Montichiari, ingresso libero, tel. 030.26.91.261) è nel segno di Händel, con i sontuosi Concerti per organo affidati ai Solisti di Cremona, mentre giovedì a Limone del Garda gli archi del «Furibondo» antologizzano pagine giovanili di Mozart. Arrivando in ottobre, il 6 la Reverdie ripercorre le peregrinazioni italiche di Dufay, il 23 l’ Aglaia si cimenta nell’ Arte della fuga bachiana, mentre il 27 Savall confronta la sua viola con l’ arpa irlandese e il salterio di Andrew Lawrence-King.

Enrico Parola