Bresciaoggi, 1 novembre 2007
S. GAETANO. NUOVE SETTIMANE BAROCCHE

Un bellissimo concerto di musica settecentesca, martedì sera in San Gaetano per le Nuove Settimane Barocche, purtroppo interrotto da uno spiacevole episodio: durante il primo tempo della manifestazione il maestro Giancarlo Facchinetti uno dei più noti compositori bresciani, ha accusato un improvviso malore, fra la costernazione dei presenti.
Prontamente soccorso, il musicista bresciano fortunatamente si è riavuto dopo qualche minuto e, anche se è stato trasportato in ospedale per i necessari controlli, le notizie che giungono dal nosocomio sulle sue condizioni di salute sono assolutamente rassicuranti. Inviando i nostri più calorosi auguri al maestro Facchinetti, torniamo a parlare della serata nella chiesa di San Gaetano.

Che è stata, come dicevamo, davvero magnifica. Il gruppo strumentale Brixia Musicalis si è presentato con un piccolo ma agguerritissimo organico, con Elisa Citterio e Fabio Ravasi ai violini, Francesco Lattuada alla viola, Marco Frezzato al violoncello, Davide Nava al contrabbasso e infine il direttore Claudio Astronio ha alternato il cembalo all’organo.
Nel programma erano presenti anzitutto tre rarissime e straordinarie Cantate di Domenico Scarlatti, interpretate dalla voce del soprano Gemma Bertagnolli. È questa una cantante che conosciamo molto bene proprio per il suo impegno in campo barocco e l’altra sera ha offerto al pubblico una prova in questo senso spettacolare, aderendo con partecipatissima teatralità al testo e alla musica scarlattiana di «Piangete, occhi dolenti», di «Tinte a note di sangue» e infine della Cantata «Scritte con fals’inganno».

Il tema del dispetto, del dolore, della gelosia è stato al centro delle bellissime prove di Gemma Bertagnolli, alternate con brani strumentali fra i quali non si può omettere la citazione del «Concerto in sol maggiore per violoncello, archi e continuo» di Porpora, dove Marco Frezzato ha offerto una prova appassionata e apprezzatissima.

Come quella del resto della bravissima violinista Elisa Citterio, altro contributo importante nell’economia di una serata che alla fine ha lasciato letteralmente a bocca aperta il pubblico quando Gemma Bertagnolli, come bis, ha cantato due mozzafiato arie vivaldiane fra cui «La speranza verdeggiando» dall'”Orlando finto pazzo” del veneziano Prete Rosso, incredibile pezzo di bravura vocale.

L.F.