Affetti Napoletani
Accademia dell’Annunciata, con strumenti originali
Riccardo Doni, cembalo e direzione
Sabato 16 ottobre – ore 20.00
Chiesa di San Cristo – Brescia
Concerto inaugurale
Intero: 10€
Ridotto: 5 € (riservato agli under 30 e agli over 65 – possessori biglietti Brescia Musei, Desiderio Card, Abbonamento Musei Lombardia e Piemonte
È possibile acquistare i biglietti un’ora prima del concerto direttamente nel luogo dell’esecuzione.
Francesco Durante (Frattamaggiore, 1684 – Napoli, 1755)
Concerto V in La Maggiore per archi e basso continuo
Presto, Largo, Allegro
Nicola Porpora (Napoli, 1686 – Napoli, 1768)
Concerto in La minore per violoncello, archi e basso continuo
Largo, Adagio, Allegro
Violoncello solo – Marcello Scandelli
Francesco Durante
Concerto IV in Mi Minore per archi e basso continuo
Adagio, Ricercar del 4°tono. Allegro. Largo, Presto
Nicola Fiorenza (Napoli, c.a. 1700 – Napoli, 1764)
Sinfonia in Do Minore per 4 Violini e basso
Largo, Fuga, Largo, Allegro
Violini, Carlo Lazzaroni, Angelo Calvo, Lavinia Soncini, Pier Francesco Pelà
Francesco Durante
Concerto II in Sol Minore per archi e basso continuo
Affettuoso, Presto, Largo affettuoso, Allegro
Violino solo, Carlo Lazzaroni
Il programma musicale dal titolo “AFFETTI NAPOLETANI” prende spunto principalmente da musica di autori di area Partenopea del 700’ all’epoca di Francesco Durante considerando altri compositori che sono stati allievi oppure influenzati dalla sua musica come Nicola Fiorenza, e Nicola Porpora, di cui eseguiremo rispettivamente una Sinfonia per 4 Violini e b.c. e un Concerto per Violoncello.
Particolarmente stimolante è stato l’incontro e l’analisi di un repertorio ancora poco conosciuto ma senza dubbio di enorme valore sia artistico che storico. Infatti non dobbiamo dimenticare che Napoli con i suoi Conservatori ha insegnato musica a tutta l‘Europa lungo il XVIII secolo forgiando una serie di compositori e musicisti che hanno dato lustro all’Italia emigrando nel nord Europa.
Tali e tanti personaggi hanno ricoperto importanti cariche come strumentisti e ricevuto innumerevoli commissioni per comporre diversi generi di musica: da quella da camera, a concerti solistici e opere teatrali.
Non dimentichiamo che Hendel dopo il suo viaggio in Italia portò a Londra una schiera di musicisti e compositori soprattutto Romani e Napoletani che proprio in terra straniera fecero la loro fortuna e godettero di larga fama.
Francesco Durante si trovò ad occupare una posizione di assoluta centralità nella vita musicale napoletana tant’è vero che si parlerà di una vera e propria “Scuola Durantiana”. A testimonianza lo sono il gran numero di manoscritti presenti in numerose biblioteche europee.
Durante fu considerato nel settecento come una delle personalità più importanti e rappresentative della scena musicale europea: Jean Jacques Rousseau nel suo “Dictionnaire de Musique” (Parigi 1762) giunse a definirlo con uno di quei giudizi appassionati che gli erano propri “le plus grand Harmoniste d’Italie, c’est a dire du monde”.
Fra le sue composizioni occupano un posto di rilievo, accanto alla vastità di quelle sacre, gli 8 concerti per quartetto, di cui tre verranno eseguiti in questo programma, ascrivibili agli ultimi anni della sua vita e che lo inseriscono assai bene nel filone della musica strumentale napoletana. In essi s’incontrano procedimenti arcadici, particolarmente presenti nei tempi lenti quasi a volerne scongiurare ogni eccesso sentimentalistico, accanto a modelli addirittura premozartiani. E inoltre palese il tentativo di arricchire il concerto con espedienti stilistici tratti appunto dall’esperienza di compositore sacro e perciò antichi, (Ricercare del Concerto IV) eppure affatto nuovi al genere su cui operava.
Il violoncello a Napoli giunge molto tardi, alla fine del secolo XVII, ma nel primo Settecento conosce una sorprendente fioritura che per decenni produce eccezionali virtuosi e una meravigliosa produzione musicale che trasformò la città in uno dei centri di riferimento per lo strumento in Europa. Nel Concerto concerto per cello in La minore Porpora abbandona le formule austere legate alla musica sacra per confluire maggiormente negli affetti del teatro d’opera dove si è rivelato grande maestro.
Abile virtuoso, Nicola Fiorenza aveva assimilato sia lo stile del Barocco elegante di scuola francese, che lo stile “a terrazze” e il linguaggio improvvisativo tipico dei compositori veneziani. Conosceva benissimo la forma del Concerto Grosso di Corelli a cui univa un ricercato contrappunto, forse fin troppo presente per il gusto del suo tempo. Fiorenza sapientemente elaborò i diversi stili filtrandoli attraverso la sua sensibile predilezione verso la musica da festa partenopea e la melodia popolare, dando forma ad un linguaggio compositivo personale che non consente di considerarlo, a pieno titolo, appartenente ad una delle “Scuole” del suo tempo. Tutto questo è rispecchiato nella Sinfonia in Do minore per quattro violini.
Nato a Milano nel 1965, si é diplomato in Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma sotto la guida del M° Lorenzo Ghielmi. Successivamente si è diplomato in Organo nella classe di Jean Claude Zehnder presso la Schola Cantorum di Basilea. Negli oltre 2500 concerti eseguiti come organista e clavicembalista ha suonato per importanti stagioni concertistiche in Italia e all’estero in veste di accompagnatore e solista.
Dal 1994 é collaboratore stabile del prestigioso ensemble “Il Giardino Armonico” di Milano, nella veste di Clavicembalista e Organista, con il quale tiene regolarmente concerti nelle sale piú importanti del mondo.
E’ inoltre clavicembalista dell’ensemble “Imaginarium” costituito nel 2002 dal violinista Enrico Onofri per l’esecuzione della musica vocale e strumentale italiana del ‘600 e del ‘700.
Dal 2008 suona in duo con il violinista Giuliano Carmignola con il quale ha tenuto concerti in alcune importanti sale europee.
Dal 1984 al 2009 é stato direttore artistico dell’Associazione Musica Laudantes di Milano e dell’omonimo gruppo vocale con il quale ha avuto una intensa attività concertistica. Dal 1990 al 1996 ha diretto il coro della “Nuova polifonica ambrosiana” e dalla fondazione al 1998 dei Madrigalisti. Collabora occasionalmente con “I Cameristi e la Filarmonica della Scala”, “I solisti di Pavia”, “Accademia Bizantina” “Pomeriggi musicali” ed altri prestigiosi ensemble da camera.
Dal 2010 è direttore musicale dell’”Accademia dell’Annunciata”, progetto dedicato alla formazione di un ensemble giovanile indirizzato alla prassi esecutiva barocca e classica. Con questo progetto ha dato vita a una serie di collaborazioni con importanti musicisti (tra i quali Giuliano Carmignola, Mario Brunello, Enrico Onofri, Andrea Mastroni), che hanno portato anche ad alcune significative registrazioni discografiche.
Ha registrato un cd sulla musica organistica della famiglia Bach e tre volumi di musica organistica di J.Ludwig Krebs su prestigiosi organi storici europei, progetto tuttora in via di completamento.
E’ stato docente presso i conservatori di Ferrara, Frosinone e Castelfranco Veneto.
Ha registrato per Decca, Teldec, Decca, Zig Zag, Deutsche Harmonia Mundi, Supraphon, Stradivarius, Naive, Amadeus, Sarx Records, Opus 111, Nichion, Musica Viva, Passacaille e Arcana.
ACCADEMIA DELL’ANNUNCIATA
Con strumenti originali
Violini I: Carlo Lazzaroni*, Lavinia Soncini, Artem Dzeganowsky, Joanna Crosetto
Violini II: Angelo Calvo*, Cristiana Franco, Pier Francesco Pelà, Raffaele Nicoletti
Viole: Archimede De Martini*, Aurelia Capaccio
Violoncelli: Marcello Scandelli*, Carlo Maria Paulesu
Violone: Paolo Bogno
Liuto: Elisa La Marca
Cembalo e direzione Riccardo Doni
*Prime parti
L’Accademia dell’Annunciata è un’orchestra barocca nata nel 2009 ad Abbiategrasso (MI) nella cornice leonardesca del complesso monumentale omonimo, dove ha residenza.
Attraverso molteplici esperienze ha sviluppato una propria identità che coniuga la specializzazione nell’ambito del repertorio barocco e preclassico (su strumenti originali) con il coinvolgimento di giovani musicisti affiancati da colleghi di consolidata esperienza (quali Carlo Lazzaroni e Marcello Scandelli), con l’obiettivo di vivere un percorso professionale e formativo, attualmente unico in Italia.
Nel corso degli anni, sotto la direzione di Riccardo Doni, clavicembalista e organista (storico collaboratore de Il Giardino Armonico), l’Accademia dell’Annunciata ha affrontato un repertorio che abbraccia un ampio arco temporale e stilistico, dal barocco di Bach, Händel e Vivaldi fino al classicismo di Mozart e del primo Beethoven, con una particolare attenzione alla riscoperta di autori italiani raramente inclusi nei programmi di concerto, tra i quali Francesco Durante, Felice Dall’Abaco, Felice Giardini.
L’orchestra ha collaborato con solisti quali Giuliano Carmignola, Mario Brunello, Enrico Onofri, Sonia Prina, Paolo Beschi, Evangelina Mascardi, Paolo Perrone, Luca Braga, Filippo Mineccia; con Giuliano Carmignola nel 2016 ha realizzato il CD “Un italiano a Londra”, con la prima incisione moderna dei 6 Concerti per violino e orchestra op.15 di Felice Giardini (1716-96).
Tra i progetti in corso, “Sonar in Ottava”, con Giuliano Carmignola e Mario Brunello, con i concerti per due strumenti di Bach e Vivaldi (eseguiti con il violino e il violoncello piccolo), pubblicato in un CD per Arcana (Outhere) del marzo 2020 e, con Mario Brunello, un programma con concerti inediti per violoncello piccolo di Giuseppe Tartini, in occasione dell’anniversario del compositore nel 2020.
Tra le altre recenti collaborazioni, una registrazione di Arie, Ouverture e Concerti grossi di Händel con il basso Andrea Mastroni, per il CD “Melancholia” (Egea Musica 2018).
L’Accademia dell’Annunciata si esibisce regolarmente in festival e stagioni all’estero e in Italia (tra le più recenti gli Amici della Musica di Firenze, il Teatro Alighieri di Ravenna, il Teatro Verdi di Pordenone, la Filarmonica di Trento), e ha al suo attivo, dalla sua formazione ad oggi, alcune centinaia di concerti. Organizza inoltre presso la propria sede, una stagione concertistica annuale.
Nel 2015, cooperando con l’Accademia delle Belle Arti di Brera, ha realizzato nella suggestiva cornice dell’Isola Comacina l’allestimento itinerante dell’Alcina di Haendel, con la regia di Giacomo Agosti.
Tra le altre precedenti uscite discografiche, il CD “La Milano dei Borromeo”, che ha ricevuto l’International Italian Heritage Award 2013, e i CD “Battaglie e Tempeste” e “Musica Massonica nella Vienna del ‘700”.
L’Accademia dell’Annunciata è sostenuta dalla Dott.ssa Maria Candida Morosini per il “Fondo Morosini per la Musica e la Cultura” e dal Dott. Giuseppe Zilioli.