Del coraggio silenzioso - Melologo
Marco Baliani, attore e autore
BRIXIA MUSICALIS & TALENTI VULCANICI
Elisa Citterio, violino
Marco Testori, violoncello
Stefano Demicheli, clavicembalo
Gianluca Geremia, liuto
Testi di Marco Baliani
Musiche di Henry Purcell, Domenico Scarlatti, Antonio Vivaldi
Auditorium San Barnaba, Brescia
Intero: 15€
Ridotto: 7€ (riservato agli under30 e agli over65)
Smart: 5€ (Riservato agli studenti dei conservatori, licei musicali e SMIM)
È possibile acquistare i biglietti un’ora prima del concerto direttamente nel luogo dell’esecuzione.
L’accesso agli eventi sarà consentito fino alla massima capienza dei posti disponibili in sala o nel luogo dell’evento.
Di solito si associa alla parola “coraggio” un’azione eclatante, dettata da un’urgenza impellente, un’azione che sfida la morte e se ne appropria, mostrando una luminosa presenza dell’umano.
È il coraggio “numinoso”, visibile, mostrato, che accade in condizioni estreme, e che diviene poi epos, racconto, esempio.
Ma c’è un altro tipo di coraggio, silenzioso e non appariscente, ed è di questa declinazione della parola Coraggio che questo spettacolo vuole parlare.
Ma non solo con le parole, la musica racconta anch’essa l’identico tema, ma lo fa toccando ancor più il segreto che accompagna l’azione coraggiosa
Il coraggio silenzioso infatti agisce nell’essere umano quasi inaspettatamente, non presuppone una tempra guerriera, non si staglia sulla scena per mostrarsi nella luce, non si aspetta ricompensa, neppure quella, postuma, del racconto esaltante.
Questo coraggio agisce in forma sottomessa, agisce per un’urgenza ineludibile, ma non pretende riconoscenza, non attende un ringraziamento, colui o colei che lo attuano lo fanno per necessità, una necessità che ha a che fare con la profondità dell’umano che è in noi, a cui è perfino difficile dare una spiegazione.
La musica dunque è come il lascito e l’eco che quell’azione lascia sul campo, come una forma spirituale di risarcimento, un mistero che la musica riesce a far percepire, senza per questo svelarlo mai a pieno.
Parole come compassione, solidarietà, altruismo, amore, carità, bontà, cercano di circoscrivere il mistero umano di quell’atto ma più che altro ne delimitano solo il valore empatico, perché non ci sono parole che spiegano come quell’impulso ad agire, nonostante tutto, avvenga in individui che di colpo “sentono” di dover compiere un gesto per loro improvvisamente “necessario”.
Antigone che, nonostante il divieto della legge di Creonte, va a seppellire il corpo del fratello, pagando con la morte questa trasgressione, è l’esempio archetipico di questa forma di coraggio. “Ci sono leggi non scritte, inviolabili, che esistono da sempre, e nessuno sa dove attinsero splendore”.
È questo splendore di cui parla Antigone quello che vado cercando, quel nocciolo luminoso che trasforma un’esistenza intera in un atto esemplare, ma silenzioso, luminoso ma vissuto nell’ombra, nel pudore, nella pura necessità del dover agire.
Andremo alla ricerca di tre narrazioni, tre situazioni estreme, ove far illuminare tre esistenze, che, grazie al racconto e alla musica divengono, in quel luogo effimero e potente che è la scena teatrale, tre testimonianze di taciturno “impossibile” coraggio.
Una donna nera nell’America più profonda e razzista, un capitano di peschereccio nelle acque del Mediterraneo, un archeologo nella Siria martoriata dal fondamentalismo religioso: tre personaggi che, ne sono sicuro, dopo l’ascolto, rimarranno memorabili negli animi degli spettatori.
La struttura drammaturgica appare semplice, ma è un’apparenza che nasconde un intreccio di parole e musica assai complesso, un continuo rimando interno al rapporto tra voce ed esecuzione musicale, per restituire la “semplicità scandalosa” di quegli umani atti di coraggio silenzioso.
Marco Baliani
Attore, autore e regista. Con lo spettacolo Kohlhaas del 1989, attraverso un originale percorso di ricerca, dà vita al teatro di narrazione che segna la scena teatrale italiana. Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, ha sperimentato drammaturgie corali creando spettacoli-evento per molti attori, come Come gocce di una fiumana (premio IDI per la regia), o Antigone delle città, spettacolo di impegno civile sulla strage di Bologna del 2 agosto, o ancora dirigendo progetti come I Porti del Mediterraneo con attori provenienti da diversi paesi dell’area mediterranea. Parallelamente ha proseguito una personale ricerca nell’ambito della narrazione realizzando spettacoli come Tracce, Corpo di Stato e Frollo, protagonisti di fortunate tournée e tuttora nel repertorio di Baliani.
Tra il 2012 e il 2015, con Marco Balsamo e Stefano Accorsi, dà vita al progetto Grandi italiani: nascono gli spettacoli Giocando con Orlando e Decamerone. Vizi virtù passioni, in cui Baliani è regista e autore delle due riscritture.
Nel 2015, nella ricorrenza del centenario del primo conflitto mondiale, è protagonista dello spettacolo Trincea, per cui ha vinto il premio Franco Enriquez come migliore interpretazione. Questo spettacolo ha dato avvio al ciclo della post-narrazione, evoluzione di fatto del teatro di narrazione. Fa parte di questo filone anche lo spettacolo Una notte sbagliata, sempre prodotto da Marche Teatro, che vede Baliani nei doppi panni di interprete e autore. Nell’anno della pandemia, Baliani scrive e dirige lo spettacolo L’attore nella casa di cristallo, andato in scena dal 15 giugno 2020, giorno della riapertura dei teatri, nel piazzale davanti al Teatro delle Muse di Ancona. Lo spettacolo è diventato anche un libro, uscito per Titivillus Edizioni.
Nel 2017, Baliani è chiamato a dirigere lo spettacolo Sette contro Tebe rappresentato al Teatro Greco di Siracusa nell’ambito del 53esimo ciclo di rappresentazioni classiche. Destinato a grandi spazi anche lo spettacolo Quinta stagione del 2021, tratto dall’omonimo poema di Franco Marcoaldi e andato in scena al Teatro Grande di Pompei, con le scene di Mimmo Paladino, il paesaggio sonoro di Mirto Baliani e la produzione del Teatro di Napoli.
Inoltre, Marco Baliani ha firmato come autore librettista e regista le opere liriche contemporanee Il sogno di una cosa e Corpi eretici, su musiche di Mauro Montalbetti. Nel 2021 ha curato la regia dell’opera Gianni Schicchi, presentato da Marche Teatro, con la direzione musicale di Marco Guidarini.
Per il cinema è stato diretto da registi quali Francesca Archibugi, Roberto Andò, Saverio Costanzo, Cristina Comencini e Mario Martone. Come scrittore ha pubblicato romanzi, racconti e saggi tra cui Ho cavalcato in groppa ad una sedia (Titivillus edizioni) e per la Rizzoli Corpo di stato, Pinocchio Nero, L’Amore Buono, Nel Regno di Acilia, La metà di Sophia, e L’occasione. Nel 2021 è uscito per Bompiani La pietra oscura, fantasy ecologista che ha come protagonisti cinque ragazzi negli ultimi mesi della terza media, prima che ognuno prenda poi quella che sarà la propria strada.
“Her splendid playing always delights. Yet it is in her invitational style of leadership that she brings the orchestra to perform with precision, joy and sparking musicality..” David Richards
Elisa Citterio ha compiuto gli studi musicali a Brescia, diplomandosi con il massimo dei voti, lode e menzione speciale in violino e viola. Da giovanissima vince numerosi concorsi solistici, da camera e borse di studio in concorsi internazionali quali quello di Brescia, Stresa, Taranto, Biella, Chieti e Saludecio.
Ha frequentato numerosi corsi e master con docenti quali Franco Gulli, Corrado Romano, Dora Schwarzberg, Ilya Grubert, Gheorghiu, Pavel Vernikov, e Dejan Bogdanovich. Parallelamente allo studio del repertorio romantico e moderno ha approfondito lo studio della prassi esecutiva del periodo barocco e classico secondo un approccio storicamente informato, studiando con Chiara Banchini presso la Schola Cantorum Basilensis (Basilea), con Luigi Mangiocavallo a Roma e con Enrico Onofri.
Nel 2000 viene selezionata come spalla dell’Orchestra dell‘Accademia del Teatro alla Scala di Milano e viene scelta da Riccardo Muti come concertino e altra spalla nell’Orchestra giovanile Luigi Cherubini di Piacenza. Con la prima debutta al Teatro alla Scala di Milano, esibendosi come solista nella sinfonia concertante di W.A. Mozart per violino e viola e orchestra a fianco di Danilo Rossi e diretta da Stefano Ranzani.
È stata idonea e vincitrice di concorso presso svariate orchestre sinfoniche ed Enti lirici in Italia. Nel 2004 prende servizio presso il Teatro alla Scala, dove rimarrà ininterrottamente fino al 2017, quando vinse il concorso come direttore musicale dell’orchestra Tafelmusik di Toronto (Canada) e si è trasferí in Canada.
La sua carriera, oltre alla regolare attività orchestrale presso il Teatro alla Scala di Milano per quasi quindici anni l’ha vista ospite presso altre orchestre quali I Pomeriggi Musicali, Orchestra del Teatro Donizetti di Bergamo e Orchestra dell’Arena di Verona. In questa veste si è esibita e ha registrato molti dischi con direttori quali Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Daniel Barenboim, Daniele Gatti, Daniel Harding, Lorin Maazel, Myung Whun Chung, Zubin Metha ed Edward Gardner.
Per il repertorio barocco invece è stata invitata a ricoprire il ruolo di violino di spalla e prima parte da molti ensemble ritenuti fra i più importanti per il repertorio barocco in tutto il mondo, fra cui Europa Galante (Fabio Biondi), Il Giardino Armonico (Giovanni Antonini), Accademia Bizantina (Ottavio Dantone), Ensemble Zefiro (Alfredo Bernardini), Ensemble 415 (Chiara Banchini), Concerto Italiano (Rinaldo Alessandrini), Balthassar Ensemble (Thomas Hengelbrock), Kammerorchester Basel, Seattle Symphony. La sua discografia include più di 50 registrazioni, molte dove appare come solista, tra cui:
Vivaldi con Accademia i Filarmonici;
Vivaldi e Bach con Europa Galante;
Haendel e Drutchewsky con Ensemble Zefiro;
Storie di Napoli e la Tentazione del male con Accordone
Vivaldi (Quattro Stagioni) con Brixia Musicalis
Arcangelo Corelli (Concerti Grossi) con Accademia Bizantina;
Haendel con Il Giardino Armonico;
Monteverdi con La Venexiana;
Schuster con il Quartetto Joseph Joachim;
Carl Philipp Emanuel Bach con Helianthus Ensemble;
Vivaldi con Tafelmusik;
Vivaldi (Estro armonico) con Concerto Italiano (Rinaldo Alessandrini);
Vivaldi con L’arte dell’Arco (Federico Gugliemo)
Vivaldi e Sollima con Pomo d’Oro;
Porpora con Dolce & Tempesta;
Recital su Nicolino con Talenti Vulcanici;
Ragazzi, Matteis, Scarlatti concerti grossi, Emanuele Barbella prima incisione assoluta di un concerto per violino ed orchestra inedito con Talenti Vulcanici e Stefano Demicheli.
Nel 2017, dopo un articolato concorso durato oltre tre anni, vince il posto di music director di Tafelmusik Orchestra and chamber choir di Toronto e si trasferisce in Canada. Con questo nuovo lavoro ha dovuto svolgere il ruolo di direttore musicale (primo violino concertatore, direttore d’orchestra, e solista) ma anche di direttore artistico della stagione di concerti che Tafel Musik organizza a Toronto per delineare e coordinare le strategie (artistiche, logistiche-economiche, promozionali e di comunicazione) che guidano l’attività dell’orchestra, la quale rappresenta un unicum nel panorama mondiale in quanto è una sorta di orchestra stabile dedicata al repertorio barocco con strumenti originali.
Dal 2017 ad oggi ha così’ svolto un’attività concertistica molto intensa in Nord America, prendendo parte a tour in America, Australia ed Europa, esibendosi in oltre 150 concerti, registrando 15 dischi, insegnando in 10 masterclass e svolgendo il ruolo di Konzertmeister per 15 produzioni operistiche in collaborazione con Opera Atelier a Toronto, Chicago e Versailles.
Oltre a quelli impartiti in Canada sono numerosi i corsi di violino barocco a cui Elisa Citterio è stata invitata ad insegnare: fra gli altri ricordiamo Lugano (Conservatorio della Svizzera Italiana), Urbino (Corsi Internazionali di Musica Antica), San Vito al Tagliamento, Brescia e Reggio Emilia.
Per oltre tre anni ha affiancato Stefano Montanari come docente presso la Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado” di Milano. Nel 2015 ha insegnato presso il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia.
Nel maggio 2019 viene insegnata del prestigioso “Arts , Science and Culture Leonardo Da Vinci Award “ a Toronto per l’impegno nel mondo musicale e culturale internazionale. A gennaio 2020 ha insegnato presso la Juilliard school di New York ed è stata invitata a tenere altri master e a dirigere l’orchestra barocca della loro scuola.
Nel luglio 2022 viene invitata ,come membro italiano, a far parte della giuria del Concorso Internazionale per giovani violinisti “Il Piccolo Violino Magico “, da Pavel Vernikov.
Le verranno assegnati anche alcuni partecipanti a cui dare una masterclass .
Nel novembre 2022 insegnerà presso l’Accademia Stauffer di Cremona (Stauffer Center for strings), come primo docente di violino barocco nella storia di questa celebre istituzione per la specializzazione di strumentisti ad arco.
Inizia a suonare il liuto rinascimentale all’età di 10 anni come primo strumento grazie al progetto “Dolce Consort” diretto da Maurizio Baghin avendo come primo insegnante di liuto Dario Pivato. Due anni dopo approfondisce lo studio del liuto rinascimentale presso la SMAV (Scuola di Musica Antica di Venezia) con Massimo Lonardi e successivamente studiando al conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia sotto la guida di Tiziano Bagnati.
Nel 2014 si è laureato con lode in liuto rinascimentale e due anni dopo ha conseguito il master con lode in tiorba sempre presso lo stesso conservatorio sempre sotto la guida di Tiziano Bagnati. Ha inoltre studiato composizione contemporanea e composizione/ contrappunto rinascimentali presso il Conservatorio di Venezia rispettivamente con Riccardo Vaglini e Marco Gemmani.
È membro dell’ensemble La Vaghezza con cui ha vinto il 1° premio al concorso internazionale “Maurizio Pratola” (L’Aquila, 2016) e il 1° premio, il premio del pubblico e il premio Bärenreiter del “Concorso Händel” (Gottingen, 2018). Il gruppo è attualmente uno degli ensemble in residenza nel progetto europeo Eeemerging.
Ha lavorato e lavora con diverse altre formazioni, tra cui: “Modo Antiquo”, “Il Pomo d’Oro”, “Venice Baroque Orchestra”, “Les Musiciens du Louvre”, ” Mare Nostrum”, “I solisti della Cappella Marciana”, “Theresia Youth Baroque Orchestra”, “Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia”, “Orchestra del Teatro La Fenice”, “Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai”, “Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino”, “Filarmonica Arturo Toscanini”, “Bayerische Kammerphilharmonie”, “Konzerthaus Orchester Berlin”.
Marco Testori consegue i diplomi in organo e composizione organistica e in violoncello presso il conservatorio G. Verdi di Milano.
Dopo aver seguito corsi di perfezionamento con J. Goritzky, M. Flaksmann ed E. Bronzi intraprende l’approfondimento della musica antica studiando presso la “Schola Cantorum Basilensis” con C. Coin.
Collabora con gli ensemble: I Barocchisti,, Ensemble Musica Alchemica, La Divina Armonia, Atalanta Fugiens Il Suonar Parlante, Ensemble 1700, con i quali incide per le case discografiche Decca, Divox, Opus 111, Naxos, Passacaille, Hyperion, Arts, Dynamic, Naïve. Amadeus e Sony.
Dal 1994 al 2004 è stato primo violoncello dell’ensemble Il Giardino Armonico con il quale ha partecipato ai maggiori festival internazionali e inciso in esclusiva per Teldec.
Con l’ensemble Dolce & Tempesta ha inciso per Fuga Libera concerti per violoncello e archi di Nicola Fiorenza.
Per l’etichetta Passacaille ha realizzato incisioni dedicate al virtuoso astigiano Carlo Graziani e ai compositori della scuola di Mannheim.
In duo con il pianista Costantino Mastroprimiano ha registrato per Brillian Classics sonate di Ries, Hummel e Moscheles nonché l’integrale delle sonate e variazioni di L.V.Beethoven
E’ regolarmente invitato come membro di giuria in concorsi internazionali.
Fa parte del Quartetto Altemps con cui si dedica allo studio del repertorio quartettistico classico e romantico su strumenti originali.
Da ottobre 2013 è professore di violoncello barocco presso l’Universität Mozarteum Salzburg.
E’ stato per oltre cinque anni assistente al cembalo di René Jacobs, prendendo parte alle produzioni operistiche da lui dirette in tutta Europa. Ha così potuto acquisire una consolidata esperienza come maestro al cembalo e preparatore di cantanti, nella cui veste viene oggi richiesto da molti teatri.
Nel 2004 fonda l’ensemble La Tempesta (ora Dolce & Tempesta), di cui è direttore. Con Dolce & Tempesta svolge un’intesa attività concertistica e registra in esclusiva per la casa discografica Fuga Libera di Bruxelles. Tutti i suoi dischi sono stati accolti con entusiasmo dalla critica specializzata di tutto il mondo e hanno ricevuto prestigiosi premi internazionali (Le Monde de la Musique, Diapason, Musica).
Nel 2010 Stefano Demicheli è stato nominato direttore stabile dell’orchestra barocca Academia 1750 di Barcelona, formazione in residenza presso il Festival de músiques de Torroella de Montgrí. Dal 2012 è inoltre direttore musicale dell’orchestra giovanile Talenti vulcanici, progetto di formazione orchestrale di epoca barocca istituito dalla Fondazione Pietà dei Turchini di Napoli, con cui nel 2019 ha vinto il premio Abbiati della critica musicale Italiana come migliore iniziativa musicale. Insieme a Talenti vulcanici ha siglato con la casa discografica francese Arcana la nascita di una collana esclusiva dedicata ai progetti di riscoperta del patrimonio napoletano del 1700.
Intensa l’attività concertistica in tutto il mondo come continuista, solista e direttore; decine di produzioni di opere liriche rappresentate in forma scenica per diversi teatri in Italia, Francia, Germania, Belgio ed Olanda in cui ha svolto il ruolo di assistente del direttore; decine di registrazioni discografiche per svariate etichette e un centinaio di registrazioni live di concerti, trasmessi dalle principali emittenti radiofoniche e televisive di tutta Europa. Stefano Demicheli ha lavorato al fianco di molti rinomati solisti e direttori (Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Corrado Rovaris, Gottfried van der Goltz, Ivor Bolton, Giovanni Antonini, Paul Goodwin, Renè Jacobs, Ottavio Dantone) e ha collaborato con tutte le principali orchestre sinfoniche italiane. La sua intensa attività concertistica lo ha portato ad esibirsi regolarmente in prestigiose sale da concerto e festival di tutto il mondo. E’ stato solista presso il Teatro La Scala di Milano ed è stato ripetutamente invitato alla rassegna di concerti che la RAI Radio Televisione Italiana organizza in diretta radiofonica al Palazzo del Quirinale di Roma. E’ stato ospite di numerose puntate di trasmissioni televisive per RAI 5 quali Passpartout (invitato da Philippe Daverio) e Petruška (invitato da Michele Dall’Ongaro).
Stefano Demicheli è un appassionato didatta. È stato docente di clavicembalo, basso continuo e musica da camera presso i Corsi Internazionali di Musica Antica di Urbino. (FIMA) e svariati Conservatorio italiani. Viene invitato regolarmente a tenere master class presso molte istituzioni di vari paesi fra cui il Conservatorio di Montreal e Tafel Musik di Toronto (Canada). Attualmente insegna presso il Conservatorio Statale di Musica “G. Verdi” di Torino.