Back to Bach 2.0

I VIRTUOSI ITALIANI
PAOLO FRESUTromba, flicorno, elettronica

MUSICHE DI BACH, GALLIANO, DI BONAVENTURA, FRESU, VIVALDI, STROZZI

11 novembre, ore 20:00
Botticino (BS), Teatro Centro Lucia

Intero: 15€
Ridotto: 10€ (riservato agli under30 e agli over65)

È possibile acquistare i biglietti un’ora prima del concerto direttamente nel luogo dell’esecuzione.

L’accesso agli eventi sarà consentito fino alla massima capienza dei posti disponibili in sala o nel luogo dell’evento.

Johann Sebastian Bach 
da “L’Arte della Fuga” BWV 1080 Contrapunctus 1

Richard Galliano
Aria

Daniele Di Bonaventura
Sanctus

Paolo Fresu
Fuga

Antonio Vivaldi
Sonata in re minore “La Follia” per due violini e basso continuo Op. 1 n. 12 RV 63

Barbara Strozzi
“Godere en gioventù”
“La Vittoria”
“Del pianto degli amanti”

Antonio Vivaldi
Concerto in sol minore per violino, archi e basso continuo “L’Estate” Opera VIII n.2 RV 315
Allegro non molto, Adagio, Presto

Claudio Monteverdi
Sì Dolce è ‘l tormento

Georg Friedrich Händel
Lascia ch’io pianga

Paolo Fresu
“Ad as”

Paolo Fresu
“M’u”

Il progetto, senz’altro ambizioso e intrigante, nasce dall’incontro tra PAOLO FRESU e ALBERTO MARTINI direttore e anima de I VIRTUOSI ITALIANI. Il conseguente desiderio di entrare in maniera più approfondita l’uno nei repertori e nei linguaggi dell’altro, ha fatto il resto. Il programma totalmente rinnovato è il risultato di una collaborazione e un approfondimento che dura da anni, sull’idea di accostare il repertorio e lo spirito della musica barocca al jazz e a due modi, che peraltro si integrano perfettamente, d’intendere l’improvvisazione.
I protagonisti hanno inteso scandagliare le affinità tra approccio ritmico e armonico della musica barocca e quello tipico del jazz, affrontando il discorso in modo dinamico, accostando composizioni di Monteverdi, Haendel, Barbara Strozzi, Bach ecc. a quelle di Uri Caine, Richard Galliano, Daniele di Bonaventura e dello stesso Fresu offrendo un orizzonte musicale molto ampio.
“Bach ha intuizioni che annullano la distanza cronologica dal Jazz. Il resto dipende dalla personalità e dalla sensibilità degli interpreti”, dice Alberto Martini parlando di questo progetto trasversale tra barocco, jazz e contemporaneità.
In questo nuovo progetto sono da segnalare alcuni brani di Barbara Strozzi, compositrice-cantante, vissuta nel ‘600 e all’epoca molto famosa, oggi, purtroppo, quasi totalmente dimenticata.
A questo proposito Paolo Fresu afferma: «La Strozzi, come Bach del resto, diventa materiale che una volta scelto dovrebbe trasformarsi, assumendo le sembianze della personalità dell’interprete. Un suono jazz, che in questo caso dipende dalla mia predisposizione nei confronti di quelle antiche pagine, oltre alla disponibilità incondizionata a immergersi storicamente alle origini dell’opera intorno a Claudio Monteverdi. Nel repertorio barocco e Bach in particolare, la trama contrappuntistica è molto precisa, pertanto devo ammettere che spesso occorre rispettare la forma originale. Per questo è determinante fare delle scelte riguardo a ciò che il suono dei miei strumenti può aggiungere, tanto afflato quanto basta a rispettare la composizione così come è stata pensata e scritta. Solo in tal modo nell’esporre i temi di Bach. Ho la sensazione di assaporare il barocco attraverso un rapporto tra melodia e armonia, che passa dalle mie sonorità jazz.»
«La travagliata» e «L’amante bugiardo» di Barbara Strozzi, sono un simbolo della grande capacità degli artisti di muoversi con naturalezza lungo un repertorio vasto ed eterogeneo, che vuole essere un’ode alla bellezza tra il lirismo e le sonorità cangianti del trombettista sardo e l’eleganza degli archi.