Si ringrazia la Parrocchia di S. Andrea per gentile concessione

La via delle sorelle.
6 suite di Bach per 6 tappe

VI tappa – I suite

Maria Calvo – violoncello barocco
Umberto Pedraglio – violoncello di seta, fieno, cartone, alluminio, aborigeno, invisibile
Vera Clemente – voce narrante
Testi di Alessandro Quattrone – Premio Montale

MUSICHE DI BACH, PEDRAGLIO

29 settembre, ore 18:00
Bergamo, Chiesa di San Michele al pozzo bianco

Ingresso gratuito con offerta libera

Umberto Pedraglio
Suite n. 1

Suite n.1 è una composizione ispirata alle 6 Suite per violoncello solo di Johann Sebastian Bach. Rappresenta una trasfigurazione in chiave moderna delle antiche danze rinascimentali e barocche dalle quali prende spunto, ed è un brano di ricerca sonoriale, timbrica ed estetica.
Dedicata al violoncellista Giovanni Sollima, prevede l’uso di violoncelli-scultura, ovvero di strumenti costruiti con forme e materiali sperimentali. Oltre a un violoncello tradizionale, infatti, è previsto l’uso di violoncelli alternativi, come il violoncello di alluminio (opera di Damiano Costagli), il violoncello di fieno (opera di Julia Artico), il violoncello invisibile, il violoncello aborigeno (opera di Filippo Fasser), il violoncello di seta (commissione di Como Contemporary Festival 2022 – Festival Internazionale di Musica Contemporanea e altre Arti, realizzato da Antonio Bernardo in collaborazione con Mantero Seta) e il violoncello di cartone (opera di Alessandro Peiretti – Commissione di Como Contemporary Festival), strumenti per i quali i movimenti di questa Suite sono stati pensati.

 

Il VIOLONCELLO DI SETA è un’opera commissionata da Como Contemporary Festival all’artista Antonio Bernardo, in collaborazione con Miniartextil Como e Mantero 1902.
E’ stato costruito utilizzando la seta della nota ditta serica, ed è uno strumento assolutamente da vedere, non solo da ascoltare. Per questo strumento è stata realizzata una particolarissima partitura-scultura che verrà svelata durante la serata del 24 novembre.

Il VIOLONCELLO DI FIENO, opera della scultrice Julia Artico, è una vera e propria scultura suonante, dal suono affascinante, esilissimo e molto particolare. E’ costruito quasi interamente utilizzando questa materia prima, con l’intento di unire arte e natura.

Il VIOLONCELLO DI CARTONE, costruito dal liutaio e violoncellista Alessandro Peiretti, è uno strumento sperimentale, dalle forme tradizionali costruito però con materiali non convenzionali. Produce sonorità dolcissime, con un suono profondo e delicato ed è stato realizzato proprio per Como Contemporary Festival 2022.

Il VIOLONCELLO DI ALLUMINIO è stato costruito dall’ingegnoso fabbro Damiano Costagli, ed è uno strumento dalle grandi potenzialità timbriche. Ho un suono metallico e risonante, ed è in grado di riflettere e amplificare qualunque gesto strumentale. Damiano non è solo un fabbro, ma anche un violoncellista…

Il VIOLONCELLO ABORIGENO, realizzato dal noto liutaio Filippo Fasser, è una scultura provocatoria e simbolica, che utilizza materiali di scarto provenienti dal sottosuolo. Produce un suono sordo, parziale, ed ha un grande significato anche in termini ambientalisti: salvaguardare il pianeta Terra.

Il VIOLONCELLO INVISIBILE … ma non si vedrà. Come è possibile? Venite al concerto per scoprirlo!
Tutte le musiche in prima assoluta di questo concerto sono state scritte dal compositore comasco Umberto Pedraglio, che ha concepito la sua Suite N.1 appositamente per gli strumenti-scultura, ma durante la serata non ci sarà solo questo.

Maria Calvo si è formata presso la Civica Scuola di Musica di Milano, diplomandosi presso il conservatorio B. Marcello di Venezia col massimo dei voti. 

Ha poi conseguito la laurea di II Livello in Violoncello Barocco presso il conservatorio G. Cantelli di Novara col massimo dei voti e la lode.

Nel corso degli anni di studio ha partecipato a diverse masterclass di perfezionamento con Enrico Bronzi, Walter Grimmer, Relja Lukic, Amedeo Cicchese, Enrico Onofri, Gaetano Nasillo, Catherine Jones.

Musicista eclettica, desiderosa di voler sperimentare repertori molteplici e linguaggi musicali contrastanti, fin dagli anni accademici porta avanti un’attività concertistica in Italia e all’estero in qualità di violoncellista barocca e moderna, in diverse combinazioni di attività solistiche, cameristiche ed orchestrali e spaziando dal repertorio barocco al classico e al contemporaneo. 

Fa parte del trio da camera “The Merry Wives” (flauto, violoncello, pianoforte), formazione femminile che spazia dal repertorio classico al contemporaneo, con una particolare attenzione all’aspetto performativo e teatrale. Insieme alle altre due musiciste ha debuttato come musicattrice nella pièce in lingua inglese “The Merry Wives of William”  al Piccolo Teatro Studio Melato (regia di L. Pasetti; musiche di R. Andreoni; spettacolo vincitore del II Premio Sonia Bonacina 2016).

E’ stata protagonista di altri progetti teatrali musicali come “Alice: 88 tasti nella storia”(regia di L.Pasetti; vincitore del Premio Fersen 2013) e “Lullaby: quasi una Pantomima per viola e Violoncello” (ideato e interpretato da M. Calvo e M. Bocelli; 2018).

Maria collabora con diversi ensemble di musica barocca, tra cui Il Giardino Armonico, Concerto Romano, Accademia dell’Annunciata, La Lira di Orfeo, con cui ha anche inciso per le etichette Alpha, Arcana, Musica Viva, Egea.

Umberto Pedraglio – violoncellista e compositore

Nato a Como nel 1978, ha studiato Violoncello con Guido Boselli, Enrico Bronzi, Giovanni Gnocchi, Stefano Cerrato, Siegfried Palm e Giovanni Sollima. Si è diplomato con il massimo dei voti e la lode in Composizione sotto la guida di Carlo Ballarini e Ivan Fedele proseguendo gli studi con Azio Corghi e Alessandro Solbiati. Ha partecipato a masterclass internazionali con Wolfgang Rihm, George Benjamin, Stefano Gervasoni, Jean-Claude Risset, Anders Hillborg, João Pedro Oliveira e Claudio Ambrosini. Si è infine perfezionato con Ivan Fedele presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma.
Ha collaborato in qualità di solista, di primo violoncello e violoncello di fila con diverse orchestre italiane, tenendo concerti in Italia e in Europa. Nel 2012 ha debuttato nella duplice veste di violoncellista e compositore presso l’Auditorium Parco della Musica a Roma, partecipando successivamente in questa veste a diversi festival e stagioni musicali italiane (Festival Settimane Barocche di Brescia, Festival Violoncellistico Internazionale Alfredo Piatti di Bergamo, Stagione del Teatro Sociale di Como, Festival Autunno Musicale di Como, Stagione del Teatro Sociale di Sondrio).
Sue composizioni sono state eseguite da artisti affermati come Marco Rizzi, Salvatore Accardo, Massimo Quarta, Enrico Bronzi, Matias de Oliveira Pinto, Giovanni Sollima, Sandro Laffranchini, Paolo Beschi, Stefano Cerrato, Fernando Caida Greco, Maria Grazia Bellocchio, Leo Morello, Floris Onstwedder, Alda Caiello, Alessia Nadin, Lorenzo Passerini, Lorenzo Donati, Alessandro Cadario, da diversi ensemble strumentali e orchestre quali Orchestra Sinfonica G. Verdi di Milano, London Sinfonietta, Orchestra Sinfonica T. Schipa di Lecce, Orchestra Milano Classica, Orchestra Antonio Vivaldi, Dèdalo Ensemble, UT Ensemble Vocale-Consonante, Quartetto Indaco, On The Bridge Cello Ensemble, New Made Ensemble, Alt(r)e Frequenze, Duo Tubi & Corde e diffuse da emittenti radiofoniche fra cui RaiRadio3.
Tra le più recenti collaborazioni e produzioni vi sono la realizzazione di un particolare programma per due violoncelli (Dialoghi nel tempo – Il violoncello barocco e contemporaneo) in duo con il barocchista Paolo Beschi, una commissione della Biennale di Venezia per il 60° Festival Internazionale di Musica Contemporanea, la commissione di brani per violoncello dedicati a Enrico Bronzi, Giovanni Sollima e Sandro Laffranchini (primo violoncello Teatro alla Scala), la realizzazione di un progetto teatrale su testi di Alessandro Quattrone (Premio Montale 1994), la commissione di brani sinfonici per l’Orchestra Antonio Vivaldi, nonché la realizzazione di diversi progetti discografici per le etichette Brilliant, Tactus, EMA Vinci e Sconfinarte.
Fondatore e ideatore di Como Contemporary Festival – Festival Internazionale di Musica Contemporanea e altre Arti – dal 2016 è direttore artistico dell’Associazione Culturale Polifonie, attraverso la quale promuove la diffusione della musica contemporanea, anche fra i giovani ed artisti emergenti. È docente di Composizione presso il Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma. Dal 2012 tiene regolarmente Masterclass di Violoncello presso la “Landesakademie für die musizierende Jugend” a Ochsenhausen, una delle più importanti accademie musicali giovanili del Baden-Württemberg in Germania. Suona un violoncello Pierre Auguste Mauchand di fine ‘700.
Tutte le sue partiture sono edite da Edizioni Musicali Sconfinarte.

 

Vera Clemente – attrice

Nata a Como nel 2004, dopo aver frequentato corsi di recitazione teatrale si è appassionata alla recitazione, in particolare a quella cinematografica, decidendo così di iscriversi all’ accademia del cinema di Milano: “Accademia09”.
Ha partecipato a workshop e master class con importanti figure del cinema come Lola Cohen ( assistente di Lee Strasberg ), Juan Fernandez, Patrizia de Santis e Salvatore Lazzaro. A giugno ha iniziato letture espressive di testi in versi e prosa per una nuova rassegna di giovani talenti dedicati alla musica e alla recitazione “ Tra musica e parola- Rassegna giovani talenti 2023” . In contemporanea alla Lettura espressiva di testi di Alessandro Quattrone come voce recitante, per accompagnare una composizione di Umberto Pedraglio intitolata “L’attimo spietato”.

Alessandro Quattrone (1958) vive a Como. Ha insegnato lettere in un liceo per trentacinque anni. Ha esordito nel campo letterario nel 1984, pubblicando la raccolta di poesie Interrogare la pioggia (ed. Lacaita, finalista al Premio Viareggio 1984 sez. opera prima). Da allora ha pubblicato altre sei raccolte: Passeggiate e inseguimenti (Book ed., 1993), Rifugi provvisori (Book ed., 1996), Prove di lontananza (Book ed., 2013), L’ombra di chi passa (Puntoacapo, 2015), La gentilezza dell’acero (Passigli, 2018), La rondine presente (Passigli, 2020). Per la sua attività poetica ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Internazionale Eugenio Montale nel 1994.

Nel 2002 è uscito il romanzo Ai bordi del diluvio (Moretti e Vitali editori).

Per il teatro ha pubblicato A me non sembra di dover morire e altri dialoghi teatrali (Puntoacapo editrice, 2018) e E quindi ci vediamo a un’ora qualunque (Puntoacapo editrice, 2022).

Ha tradotto diverse opere di autori classici (tra cui ricordiamo E. Dickinson, P. Verlaine, A. Rimbaud, E.L. Masters, E. A. Poe, S.T. Coleridge e Ovidio), pubblicate dalle edizioni Demetra.

Ha scritto inoltre articoli letterari e recensioni per riviste culturali, anche online, e quotidiani.