Viaggio in Europa. La sonata Barocca e lo stile concertante

ENSEMBLE ZEFIRO
Paolo Grazzi, oboe
Rossella Croce, violino
Alberto Grazzi, fagotto
Paolo Zuccheri, violone
Anna Fontana, clavicembalo

Musiche di Georg Friedrich Händel, Johann Sebastian Bach, François Couperin, Johann Friedrich Fasch, Giovanni Benedetto Platti, Antonio Vivaldi

Teatro Grande, Salone delle scenografie, Brescia

Intero: 10€
Ridotto: 5€ (riservato agli under30 e agli over65)
Smart: 2€ (Riservato agli studenti dei conservatori, licei musicali e SMIM)

È possibile acquistare i biglietti un’ora prima del concerto direttamente nel luogo dell’esecuzione.

L’accesso agli eventi sarà consentito fino alla massima capienza dei posti disponibili in sala o nel luogo dell’evento.

In collaborazione con

Georg Friedrich Händel (Halle an der Saale 1685 – Londra 1759)
Sonata op.2 n.3 in fa maggiore per oboe, violino e basso continuo
(Largo)
Allegro
Adagio
Allegro

Johann Sebastian Bach (Eisenach 1685 – Lipsia 1750)
Sonata n.4 in do minore per violino e clavicembalo, BWV 1017
Siciliano. Largo
Allegro
Adagio
Allegro

François Couperin (Parigi 1668 – Parigi 1733)
Suite La Françoise, da Les Nations
Gravement. Gayement. Rondement. Gayement. Gravement. Vivement. Air Gracieusement. Gayement

Johann Friedrich Fasch (Buttelstedt 1688 – Zerbst 1758)
Quartetto in fa maggiore, FaWV N:F4
Largo
Allegro
Largo
Allegro

Giovanni Benedetto Platti (Padova 1697 – Würzburg 1763)
Sonata in do minore per oboe, fagotto e basso continuo
Adagio assai
Allegro assai
Non tanto adagio
Giga. Presto

Antonio Vivaldi (Venezia 1678 – Vienna 1741)
Sonata a 4 in do maggiore, RV 801
Largo
Allegro
Largo
allegro

Questo concerto, dedicato alla sonata barocca, presenta musiche di autori europei che guardano allo stile musicale italiano come esempio di equilibrio, bellezza ed eleganza da imitare o da includere nel proprio stile nazionale.
La forma della sonata, nelle sue varianti ”da chiesa” e “da camera”, ha la sua genesi in Italia attorno alla metà del 1600 come generica sequenza di brani strumentali per uno o più strumenti e basso continuo. Alla fine del ‘600 comincia ad affermarsi la forma in quattro movimenti: un largo iniziale, una brano fugato veloce, un altro movimento lento e un allegro finale, spesso in tempo di danza. A questa forma fa riferimento Georg Friedrich Händel, tedesco di origine ma inglese di adozione, nella Sonata op.2 n.3, composta a Londra nel 1733 e conservata in una copia di mano del violinista Pisendel, ad uso dei grandi virtuosi dell’orchestra del pricipe elettore di Sassonia Augusto II, nella Biblioteca di Dresda.
La Sonata BWV 1015 di Johann Sebastian Bach, composta a Cöthen tra il 1718 e il 1722, potrebbe essere stata ispirata al suo autore dallo stesso Pisendel, strumentista e compositore molto attivo in tutta la Sassonia. Al primo movimento in tempo di Siciliana dal carattere profondamente triste e malinconico, segue un movimento fugato. L’Adagio che poi segue lascia spazio alla cantabilità del violino accompagnato dalle terzine del clavicembalo. L’ultimo movimento Presto è nuovamente nello stile fugato, quello più amato dal grande compositore
La visione di François Couperin della forma Sonata è mutuata dallo stile nazionale francese, quasi il titolo Sonade evocasse l’ideale riunione degli stili nazionali più importanti, quello italiano e quello francese. La Sonade che verrà eseguita si articola in una sequenza senza interruzioni di movimenti lenti e veloci di grande eleganza e vivacità.
Con Johann Friedrich Fasch andiamo in Sassonia alla corte di Dresda. Questa corte aveva un profondo legame economico e culturale con Venezia e lo scambio di partiture e di musicisti era piuttosto frequente. La Sonata di Fasch è scritta nello stile italiano ma è al contempo rappresentativa di quello che i tedeschi chiamavano lo stile misto, stile che combinava la cantabilità italiana con la complessità contrappuntistica e armonica della musica tedesca.
Nella Sonata di Giovanni Benedetto Platti si possono percepire proprio queste caratteristiche di ricerca armonica dello stile tedesco che convivono assieme a forti slanci espressivi tipici della maniera italiana. I due movimenti lenti -il primo movimento di carattere drammatico e pieno di pathos e il secondo quasi elegiaco- vengono contrastati da due infuocati Allegri che sfruttano al meglio le caratteristiche della tonalità “scura” di Do minore. Come molti musicisti della Serenissima, Platti venne spesso invitato in Germania come strumentista e compositore dove si stabilì definitivamente alla corte di Würzburg.
La Sonata di Antonio Vivaldi è conservata in Germania nella biblioteca del castello di Schönborn-Wiesentheid e sulla parte del basso porta scritto Del Sig. Handel. Tuttavia, l’indicazione del compositore sassone viene smentita dalle caratterestiche musicali della composizione che sono quelle tipiche della scrittura vivaldiana, una scrittura semplice ma di grande efficacia che non è volta ad esibire particolari abilità compositive ma funzionale ad un’espressione diretta della musica. Una partitura estremamente godibile, di facile fruizione e di grande impatto espressivo.

Nel 1989 a Mantova, gli oboisti Alfredo Bernardini e Paolo Grazzi ed il fagottista Alberto Grazzi fondano Zefiro, un complesso con organico variabile specializzato in quel repertorio del Settecento in cui i fiati hanno un ruolo di primo piano. In questi anni Zefiro è diventato un punto di riferimento, in ambito internazionale, per il repertorio di musica da camera del ‘700 e ‘800 con strumenti d’epoca.
I suoi fondatori, insegnanti presso i Conservatori di Musica di Amsterdam, Salisburgo, Verona, Milano, sono considerati tra i più validi esecutori nell’ambito della musica antica e apprezzati solisti di famose orchestre; si avvalgono della collaborazione dei migliori strumentisti in campo europeo.
Zefiro è presente nei principali festival europei di musica (Amsterdam, Aranjuez, Barcellona, Bonn, Ginevra, Graz, Helsinki, Innsbruck, Liegi, Lione, Londra, Malmö, Manchester, Milano, Monaco di Baviera, Palma di Mallorca, Parigi, Potsdam, Praga, Ravenna, Regensburg, Salisburgo, Stoccarda, Utrecht, Vienna, ecc.) e con tournée in Israele, in Egitto, in Sud America, in Giappone, in Canada, in Corea, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda, riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico e di critica.
Zefiro è stato scelto dalla televisione belga per un documentario su Vivaldi ed ha al suo attivo la registrazione di numerosi CDs, tra cui le sei sonate di J.D.Zelenka, la musica per insieme di fiati ed i divertimenti per fiati e archi di W.A.Mozart, la musica per fiati di L.v.Beethoven, la Water Music di Handel e Wassermusik di Telemann, gli arrangiamenti per 13 strumenti a fiato di arie da Opere di Mozart e la pubblicazione dei “Concerti per vari strumenti” e “Concerti per Oboe” di A.Vivaldi (Opus 111/Naïve). Inoltre i CDs realizzati con la Sony Music/DHM: i concerti per oboe, per fagotto e il Concertone di Mozart, i concerti dei fratelli Joan&<}0{>Josep Pla e due CD di Handel: “The Musick for the Royal Fireworks” e “Venus et Adonis” con sonate e cantate da camera insieme alla soprano Gemma Bertagnolli.
Le registrazioni più recenti pubblicate con la rinnovata etichetta “Arcana” sono i concerti per fagotto di Vivaldi, le Ouvertures a doppio coro di Telemann, i Concerti veneziani per oboe, il CD “Harmonie & Turcherie” per fiati e percussioni, i Concerti Brandeburghesi e le Ouvertures di Bach. Alcuni di questi CD hanno ricevuto diversi riconoscimenti e premi internazionali, tra cui il “Grand Prix du Disque”, il “Premio Nazionale Classic Voice”, l’Editor’s Choice di Gramophone, le “Choc du Monde de la Musique de l’année 2007”, il “Diapason d’Or de l’année 2009”, il “Premio Franco Abbiati 2016” e fanno di Zefiro un punto di riferimento per questo repertorio nel mondo intero.
L’attività di Zefiro si divide in tre organici: ensemble da camera, gruppo di fiati [“Harmonie”] ed orchestra barocca proponendo una grande varietà di programmi dall’ampio repertorio del Settecento: dai concerti a 5 e per strumenti solisti di Vivaldi alle opere teatrali e musica festiva di Handel, dalle ouvertures e cantate di Bach alle Messe di Haydn, fino alla musica per fiati di Mozart, Beethoven e Rossini.