Testo direzione artistica
«Egregio Signore,
allargando e precisando l’impostazione critica implicita nelle Celebrazioni Frescobaldiane del 1956, il Gruppo Frescobaldi ha deciso di organizzare un ciclo di esecuzioni musicali dedicate all’arte del Barocco, che fu uno dei periodi di più alta e feconda creatività nella civiltà musicale italiana ed europea di tutti i tempi.
Tale ciclo viene denominato “Prima Settimana della Musica Barocca” per indicare il proposito di ricorrente continuità della nostra iniziativa [8230;].
[…] Il nostro Gruppo conta in tal modo di sollecitare un particolare interesse intorno a questo problema della nostra cultura musicale, contribuendo, in forma organica e rigorosamente critica, alla conoscenza e alla diffusione delle nostre antiche musiche.
Nel piacere di una sua partecipazione,
Il Consiglio Direttivo»
Queste le parole usate all’inizio e alla fine dell’introduzione, che troviamo sul libro di sala della “Prima Settimana della Musica Barocca” in Brescia, anno 1959. In cinquant’anni la nostra società ha subito cambiamenti notevoli, “rapidi”, che hanno senz’altro influito anche sul nostro modo di percepire, di ascoltare. Eppure c’è qualcosa che non ha subito modifiche׃ il ricordo. Ricordo, parola chiave, in riferimento alla quale le “Settimane Barocche di Brescia 8211; Festival Internazionale di Musica antica in Brescia e provincia”, giunte quest’anno alla settima edizione, festeggiano il cinquantesimo anniversario della prima storica edizione del Festival di cui si sentono eredi. Questa la ragione per cui la manifestazione, che normalmente si realizza nel periodo autunnale, sarà “introdotta” da un concerto straordinario, programmato per il 20 giugno nella chiesa di San Cristo a Brescia. Ospite, con la partecipazione del soprano Elisabeth Watts, il più celebre ensemble inglese specializzato nel campo della musica antica: l’English Concert. Presenza per noi particolarmente rilevante poiché questo ensemble, attivo da oltre trent’anni in campo internazionale, è stato uno fra i più importanti ospiti delle “Settimane Barocche” degli anni Settanta/Ottanta. Il suo ritorno nella nostra città è, a parer nostro, particolarmente significativo in questo momento: quale modo migliore per inaugurare i festeggiamenti per i cinquant’anni di musica antica a Brescia?
La rassegna proseguirà quindi, come di consueto, con concerti, seminari e incontri, durante i mesi di settembre, ottobre e novembre in città e provincia, per concludersi il giorno 29 novembre a Valencia, nell’ambito delle iniziative legate a REMA, Rete Europea di Musica Antica, volte alla promozione dei gruppi emergenti in tale ambito.
Ascoltare oggi la musica di Vivaldi, Bach, Scarlatti, Corelli su strumenti d’epoca e con un’approfondita conoscenza dello stile di questi antichi autori è cosa familiare, in Europa e nel mondo. A noi piace credere che se questo accade un po’ del merito spetti anche al “nostro” Festival, che, mezzo secolo fa, proponeva una programmazione inconsueta, per allora pionieristica, grazie alla quale si sono nel tempo sviluppati un particolare gusto e una specifica sensibilità musicale.
Emanuele Beschi e Francesco Lattuada
Direzione Artistica
Settimane Barocche di Brescia